Nuovo look per l’arredo urbano, ma è polemica ad Albenga. Il consigliere Tomatis: “Caos e disservizi”
"La nuova ditta ha iniziato il lavoro ma senza coordinamento"
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Albenga. “Ieri in Comune è stato siglato il contratto con la Cibra srl che ha vinto il Bando di gara per la fornitura, installazione arredo urbano, manutenzione e gestione impianti pubblicitari, ditta che subentra a Ops. Normale procedura e avvicendamento tra ditte, ma in città è stato il caos. Ops ha iniziato a smantellare i cestini in varie zone di Albenga provocando il malcontento dei cittadini e dei numerosi turisti che non sapevano dove gettare spazzatura, mozziconi di sigarette e deiezioni varie”.
Così il consigliere comunale di minoranza Roberto Tomatis.
“Davanti alle molteplici segnalazioni e proteste, l’amministrazione faceva intervenire i cantonieri per l’installazione di arredi provvisori. Ancora una volta quindi le dichiarazioni del sindaco non corrispondono alla realtà – prosegue Roberto Tomatis -. Secondo il Comune il posizionamento del nuovo arredo urbano doveva iniziare il 15 settembre attraverso un cronoprogramma concordato con le ditte e il sindaco Riccardo Tomatis – nonostante l’evidente disservizio – ringrazia le ditte per la collaborazione con il Comune…”.
“Ringraziare e non vedere la realtà deve essere a quanto pare una sua attitudine perchè è evidente che qualcosa deve essere andato storto se i cestini venivano rimossi prima che fossero sostituiti da quelli nuovi. L’approssimazione con cui vengono seguite queste vicende e la mancanza di una regia organizzativa salta agli occhi dimostrando la distrazione del Sindaco che non si accorge della realtà e indora la pillola nelle sue dichiarazioni come se i cittadini non fossero in grado di vedere con i propri occhi la confusione e il disservizio”.
“Certamente è comprensibile che in pieno Ferragosto possa esserci qualche criticità, comprendo anche che la sua maggioranza si stia candidando alle regionali con riferimento a tutti i candidati presidente meno di quello di centro sinistra, ma il fatto che i cestini siano stati smantellati prima della posa dei nuovi e sostituiti in fretta e furia dai cantonieri dopo le proteste, dimostra nei fatti che non c’è stata nessuna collaborazione tra comune e ditte, nessuna cabina di regia e che nessuno abbia seguito questa vicenda”, conclude il consigliere Roberto Tomatis.
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