Tennistavolo

Nazionale paralimpica, Matteo Orsi si allena al centro federale di Lignano Sabbiadoro

Il pongista albisolese si giocherà la qualificazione alle Paralimpiadi a metà aprile a Laško

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Foto d'archivio

Savona. La Nazionale paralimpica è tornata ad allenarsi al centro federale di Lignano Sabbiadoro. Dopo il periodo svolto dal 5 giugno al 12 luglio, gli azzurri hanno ripreso l’attività martedì 18 agosto e la proseguiranno fino a domenica 20 settembre.

Gli atleti convocati dal direttore tecnico Alessandro Arcigli, che è assistito dal tecnico Donato Gallo e dagli sparring Massimo Pischiutti (Rangers TT San Rocco) e Vladislav Sorbalo (Alfieri di Romagna TT Edera), sono Michela Brunelli, Elia Bernardi (Tennistavolo Castel Goffredo), Carlotta Ragazzini, Giada Rossi (Lo Sport è Vita Onlus), Andrea Borgato (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre), Federico Crosara, Federico Falco, Alessandro Giardini (Fondazione Bentegodi), Matteo Orsi (Tennistavolo Savona), Lorenzo Cordua (Frandent Group Cus Torino), Amine Kalem (Tennistavolo Romagnano) e Matteo Parenzan (Sportni Krozek Kras).

Ieri sera a cena è stata festeggiata, con una torta e un brindisi, Rossi, campionessa d’Europa in carica e atleta paralimpica del 2019 per l’Ittf, che ha compiuto 26 anni.

Alessandro Arcigli, che effetto fa pensare che manchi esattamente un anno alle Paralimpiadi di Tokyo?

“Come oggi (ieri, ndr), se tutto andrà come speriamo, nel 2021 inizieranno i nostri Giochi. Abbiamo molto tempo davanti a noi e dunque non vale la pena di caricare troppo i ritmi, ma d’altra parte non si può neppure perdere l’occasione di lavorare serenamente, visto che non ci sono impegni ravvicinati. Il compito di noi tecnici, in un periodo così delicato, è anche di mantenere sempre alte le motivazioni”.

Come state impostando gli allenamenti?

“Come già nel corso della prima fase, svolgiamo due sessioni al giorno, dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30. Al mattino effettuiamo 30 minuti di servizi e due ore e mezza al tavolo e al pomeriggio riduciamo di un’ora l’impegno al tavolo, per lasciare spazio alla  preparazione fisica, curata da Donato Gallo. Ogni dieci giorni ci concediamo mezza giornata di riposo”.

Quali sono gli obiettivi di questa programmazione?

“Per ogni atleta stiamo portando avanti un lavoro mirato, cercando di rendere ancora più performanti i punti di forza e di migliorare l’impatto di quei colpi o di quegli atteggiamenti che al momento frenano un po’ l’efficacia del gioco e che dunque richiedono un’inversione di tendenza, per limitare il più possibile l’effetto negativo sul rendimento complessivo. Operando sempre con il massimo equilibrio, stiamo intensificando un po’ la quantità, in termini fisici, e stiamo curando anche aspetti come la forza, la resistenza e la velocità, che richiedono applicazione e, dunque, tempo”.

Utilizzate questo periodo anche per delle sperimentazioni?

“Alcuni atleti come Ragazzini, Parenzan e Falco hanno cambiato le gomme e Orsi sta provando delle alternative ai suoi materiali attuali. Con tutti stiamo anche allenando nuove soluzioni tecniche, per ampliare il repertorio di ognuno e renderlo più imprevedibile”.

Il Villaggio Bella Italia agevola la vostra “total immersion” pongistica?

“Chiaramente avere una struttura nella quale, con spostamenti minimi, ci si alleni, si mangi e si dorma, allunga notevolmente le nostre giornate. Oltre a ciò, poter contare su una palestra a nostra disposizione esclusiva, come la Sala Azzurra, ci consente d’interrompere il lavoro alla sera e di riprenderlo al mattino senza alcun aggravio di tempo per la sistemazione dei tavoli e delle aree di gioco”. 

Continua ovviamente l’estremo rispetto di tutte le misure previste per garantire la sicurezza?

“Assolutamente. In presenza dello stesso protocollo di comportamento anti Covid-19, siamo stati costretti a sacrificare i pongisti in piedi delle classi più alte Kalem e Cordua, che si stanno allenando presso le loro società, in attesa che le condizioni migliorino”.

Al momento qual è la situazione sul fronte internazionale?

“L’unica certezza è che non ci saranno eventi per tutto il 2020. Probabilmente entro fine settembre uscirà una bozza di calendario relativo al 2021. Per esempio non sappiamo se ci saranno gli Europei, perché lo spostamento delle Paralimpiadi condiziona anche gli altri appuntamenti”.

Riguardo invece alla prova di qualificazione a Tokyo?

“Da qualche giorno è stato ufficializzato che nessuno fra coloro che hanno ottenuto il pass, e nel caso dell’Italia Brunelli, Rossi, Borgato, Falco e Kalem, ha rinunciato, per cui le riserve, che per quanto ci riguarda erano Orsi, Parenzan e Raimondo Alecci, non subentreranno. L’ultima chance, per chi ha ancora l’ambizione di farcela, sarà il torneo di ammissione, che si svolgerà a metà aprile a Laško, in Slovenia. Ad andare alle Paralimpiadi sarà il vincitore di ogni classe”.

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