Albenga. “Questa mattina ho ricevuto molte telefonate dopo la notizia sulla nuova possibile proprietà dell’isola Gallinara, posso rassicurare, intanto, che non sono consentite speculazioni edilizie o di altro genere considerato il suo status naturalistico, per il resto l’amministrazione comunale è pronta a collaborare per una valorizzazione dell’isola nell’ambito della sua cura e manutenzione, oltre che come attrazione turistico-culturale, seppur con i limiti e le restrizioni del caso”.
Parole del sindaco di Albenga Riccardo Tomatis che commenta a caldo l’arrivo del possibile nuovo proprietario, il magnate ucraino Olexandr Boguslayev, che ha acquistato l’isola dopo una lunga trattativa per la cifra di 10 milioni di euro. L’accordo per la vendita pare sia confermato, ma si attendono le comunicazioni ufficiali della Sovrintendenza: “L’importanza strategica da un punto di vista turistico dell’isola Gallinara per Albenga ed i comuni costieri del comprensorio è talmente importante che ritengo corretto esaminare tutti gli aspetti procedurali della vendita. Siamo in continuo contatto e dialogo con gli Enti preposti. L’atto, infatti, dovrà essere trasmesso alla Sovrintendenza e comunicato al Ministero, se questo rinuncerà potranno esercitare la prelazione gli Enti territoriali. Molti aspetti, quindi, devono ancora essere valutati. Tuttavia è sicuramente un obiettivo fondamentale consentirne la fruizione, ovviamente nel rispetto dei vincoli imposti dalla tutela ambientale”.
“Ricordo che proprio nell’ultima variazione di bilancio approvata in Consiglio comunale sono stati inseriti due progetti da 50 mila euro ciascuno, grazie a fondi del PSR, per la tutela e la conservazione dell’isola, con riferimento all’area marina e non solo. Esiste una zona di protezione speciale e la salvaguardia naturalistica rimane un aspetto essenziale del futuro dell’isola stessa” aggiunge il primo cittadino albenganese.
“Siamo pronti ad un proficuo confronto in linea con il piano di tutela dell’isola. Sarebbe bello valorizzare la Gallinara anche nell’aspetto che riguarda la sua parte sentieristica che è assolutamente unica” conclude il sindaco Tomatis, ricordando, anche, che sull’isola sono presenti due moli di approdo, uno con il porticciolo di proprietà demaniale in concessione al Comune di Albenga, a levante, il secondo molo, invece, a ponente, che sarà a disposizione del privato.

Come sappiamo negli anni Alassio, per ragioni geografiche, ha conteso la “paternità” dell’isola alla vicina Albenga: “Considerato l’investimento del soggetto privato spero che l’isola possa aprirsi a gite ed escursioni, sia pure con regole e paletti che ne preservino il suo ambiente marino e terrestre” aggiunge il vice sindaco reggente di Alassio Angelo Galtieri, che attende di conoscere nel dettaglio l’operazione che ha portato alla nuova proprietà.
“Indubbiamente sull’isola dovranno anche essere portati nuovi servizi e fatti nuovi lavori, per questo auspico che gli interventi possano portare nuovo lavoro, così come nuovo lavoro potrebbe arrivare dalle prospettive di valorizzazione di un turismo green e naturalistico nel quale l’isola Gallinara rappresenta senz’altro una attrattiva unica e speciale” conclude Galtieri.
“E ‘ un fatto grave che l’isola Gallinara possa finire in mano ad un magnate ucraino. Lo Stato e la Regione Liguria devono intervenire per concretizzare il diritto di prelazione. La Gallinara deve essere un bene pubblico per garantirne la assoluta salvaguardia ambientale. Gli interessi privati sono incompatibili con un bene che appartiene a tutti: albenganesi , alassini, turisti. L’acquisto e’ il segno del degrado italiano che ha portato alla svendita delle aziende italiane e giunge adesso anche a parti del territorio nazionale”. Lo dichiara, in una nota, il direttore del centro Pannunzio Pier Franco Quaglieni.
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