Cairo Montenotte. Era stato già individuato due giorni fa, lo scorso 18 agosto (leggi qui), e sottoposto a interrogatorio. Il suo racconto, seppur contenete parziali ammissioni, era però lacunoso e non del tutto corrispondente agli accertamenti svolti dalla Forze dell’Ordine.
Ora, raccolte nuove inconfutabili prove, è scattato l’arresto per il 44enne residente a Cairo, ritenuto responsabile dell’incendio che ha colpito la chiesa di San Lorenzo lo scorso venerdì 14 agosto.
Le parziali ammissioni dell’uomo e gli accertamenti tecnici esperiti dagli investigatori (nello specifico, il N.O.R. – Aliquota operativa dei carabinieri di Cairo Montenotte e il comando provinciale Vigili del fuoco di Savona – Sezione Polizia Giudiziaria), hanno permesso al P.M. di confermare la gravità del fatto di natura dolosa.
Da lì è ovviamente scaturita la richiesta al Gip Alessia Ceccardi di emissione di misura cautelare restrittiva. E il Gip, valutate le inconfutabili prove di responsabilità acquisite, nonchè le eventuali possibilità di reiterare un reato così grave, ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari, che i carabinieri della stazione di Cairo hanno già eseguito.
Da una testimonianza raccolta da IVG.it sul luogo dell’accaduto, la donna che aveva lanciato l’allarme raccontava proprio di aver visto un uomo allontanarsi dalla sacrestia poco prima che le fiamme divampassero (leggi qui), intorno alle 15.
L’incendio inizialmente ha coinvolto solo il tetto della sacrestia, ma poi si è diffuso sulla navata centrale. Nonostante i notevoli danni, però, la chiesa si è salvata, le fiamme, infatti, non hanno interessato gli interni e la volta (leggi qui).
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