Addio rossoblù

Calcio: scompare la Loanesi San Francesco

Non si iscriverà al campionato di Promozione, né ripartirà dal basso

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Foto d'archivio

Loano. Nella stagione sportiva 2020/2021 la Loanesi San Francesco non ci sarà più. La squadra rossoblù, che avrebbe dovuto partecipare al prossimo campionato di Promozione, è definitivamente sciolta.

A renderlo noto, attraverso un comunicato sulla pagina Facebook, della società, è la dirigenza, rappresentata da Ugo Piave: “Visto ormai i rapporti logorati con l’amministrazione comunale di Loano e visto quello che si sono inventati concedendo la gestione dell’impianto sportivo ad una cooperativa non sportiva, sono a mio malgrado a non completare la pratica di iscrizione al campionato di Promozione 2020/2021 poiché in queste condizioni e con le tariffe (elevate) da loro deliberate per gli affitti del campo non è possibile programmare una rinascita partendo dal settore giovanile, Juniores e prima squadra”.

Non potendo programmare e ricostruire continuare in queste condizioni mi sembra solo una perdita di tempo” conclude, proseguendo nelle critiche rivolte all’amministrazione.

Dopo 115 anni di vita sportiva, la Loanesi San Francesco non c’è più. E Loano, Comune di 11.004 abitanti, non ha una società calcistica. Un fatto impensabile nel recente passato, ma che nella difficile realtà attuale sta diventando comune, in tutta Italia, a diverse località.

Ecco, tratto dall’eccellente blog Storiadelcalciosavonese, curato da Luciano Angelini e Franco Astengo, la storia del sodalizio rossoblù.

Vale la pena ricostruire la storia del calcio in quel di Loano, che inizia nel 1905 con la fondazione dell’US Gagliardi, mentre nel 1923 si formò l’US Loanese, trasformatisi poi in Dopolavoro Loanese e citata, con questa denominazione, nel primo Almanacco del Calcio (l’attuale “Panini”) pubblicato nel 1939.

Grazie al lavoro di dirigenti come Olivieri, Amico, Lorenza, le due compagini svolsero una intensa attività nel periodo compreso tra alle due guerre, disputando anche qualche campionato di I Divisione.

Nel 1946 si registrò la fusione e nacque la Gagliardi Loanesi. In quel tempo operava un grande animatore Giorgio Ellena che, dopo essere stato giocatore negli anni ’30, assunse la presidenza della società nel 1948.

A Ellena è dedicato l’impianto sportivo loanese, inaugurato con il torneo 1948/1949 , con l’incontro Loanesi-Altarese.

Ad Ellena succedettero nel massimo incarico dirigenziale Podestà, Giubellini e Casarini.

Il primo grande successo arrivò con la stagione 1957/1958. I rossoblù (i colori erano stati scelti come omaggio per il Genoa dei 9 scudetti) si schierarono, per la prima volta, allo start del campionato di Eccellenza. Ricordiamo la rosa completa di quella storica squadra: portieri Siccardi e Anselmi; difensori, Bovero, De Biasi, Vignolo (proprio il mitico Gino, già protagonista in Serie A con il Genoa e in Serie B con il Savona), Roncati, Boi, Rembado; centrocampisti Biggi, Franchi, Detomin, Ricci, Mucci; attaccanti: Spampinato (ex velociano), Saglietto, Della Bona, Renato Antibo e Firpo.

Il decennio successivo, caratterizzato dalle presidenze Vacirca, Voltolini e Ballesio registrò una Loanesi da prime piazze. Terzo posto nelL 60-61; 6° nel 61-62; 5° nel 62-63 e nel 63-64.

Sarebbero tantissimi i giocatori da citare, ma siamo costretti a limitarci all’essenziale, il potente Maritano, il classico Grazzini (già di Savona e Veloce), il genovese Thea, i vadesi Gaglione, Martinucci, Pittaluga, il micidiale Carlotto, il classico Testera, il roccioso Gian Negro, i portieri Vicini, Stagnaro, Nan.

Nella stagione 1968/1969 furono ristrutturati i campionati e la Loanese fu nuovamente ammessa al girone unico d’Eccellenza, dopo aver disputato un ottimo torneo nel corso della stagione 67/68, sotto la guida di Ermes Muccinelli, con gli ex ingauni Luciano Testa e Ciotti, il portiere Sozzi, i difensori Maddalena e Fabio Calzolari e lo sgusciante Franco Battaglia.

Retrocessa in Prima Categoria con l’annata 70/71, nonostante le ottime prestazioni del “motorino” Graziani, la squadra rossoblù tornò ai vertici del calcio ligure vincendo il campionato 72/73: l’allenatore Pezzulich poteva contare sul portiere Piotto, i difensori Nasturzio, Damonte (successivamente entrato nei ranghi dirigenziali), Pesce; in mezzo al campo c’erano Montini, Sinagra, Magliano e di punta Lovetere. Nel frattempo erano sorte a Loano altre compagini come la Fulgor (che disputò qualche buon campionato anche in Seconda Categoria), la Veloce ed il Sampdoria Club.

Negli successivi concluse a Loano la sua carriera il portiere Paolo Merciai, già protagonista a Bari in Serie B ed a Savona in Serie C. Arrivarono tempi bui, con un declassamento fino alla Seconda Categoria.

Il riscatto arrivò con la presidenza Pizzorno: due promozioni consecutive (84/85 e 90/91): nel frattempo si era realizzata la fusione con la San Francesco, che aveva portato in dote un florido settore giovanile.

Il campionato 1991/1992 registrò il ritorno della Loanesi nei ranghi del torneo di Eccellenza: allenatore Tonoli che disponeva, tra gli altri, dei due Burastero, Caramello, Persenda, Meneghetti, Miotti; Villa.

Seguirono alcune ottime stagioni (ricordiamo in panchina lo “zonista” Fulvio Piovano), con il lancio di un ottimo allevamento di giovani calciatori curato dall’infaticabile Giuseppe Burlando che chiamò a Loano fior di istruttori: da “Victor” Panucci a Mauro Bonanni a “Lallo” Bossolino.

Siamo arrivati, così, alle stagione 2003/2004: con la presidenza Piave, l’avvento alla direzione tecnica del plurivittorioso Flavio Ferraro e l’acquisto di tanti giocatori importanti che hanno trascinato la Loanesi, per la prima volta, a disputare un campionato fuori dai confini regionali.

Il successivo torneo di Serie D 20054/2005 registrò un’agevole salvezza vanificata improvvisamente, un vero e proprio fulmine a ciel sereno, dalla scoperta da parte della Federazione di irregolarità amministrative che costarono la retrocessione d’ufficio.

Da allora per la Loanesi non si è più verificata l’opportunità di uscire dal contesto dei campionati regionali, pur essendo state allestite buone squadre.

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