Cairo Montenotte. “Ciò che chiediamo è la riapertura dell’ospedale con i servizi presenti prima dell’emergenza coronavirus. Dal 2012 ad oggi sono state fatte solo scelte scellerate e non è possibile usare l’ospedale per fare, oggi, campagna elettorale”.
Lo ha detto, senza mezzi termini, il sindaco di Cairo Montenotte Paolo Lambertini durante la riunione della commissione consiliare sulla sanità tenutasi questa mattina, eccezionalmente, all’aperto e in sessione pubblica nell’anfiteatro di Palazzo di Città.
La riunione è stata preceduta da un flash-mob ad opera dei rappresentanti del Partito Democratico (era presente, tra gli altri, il consigliere regionale Mauro Righello) e della Cgil di Savona. Chiara la posizione: la sanità non deve essere svenduta e, soprattutto, la sua tutela non deve diventare una questione politica ma “civica”.
“Prima i partiti scrivevano chiaramente e senza ambiguità le loro intenzioni sui programmi elettorali – hanno sostenuto i manifestanti – Ora vengano a chiederci il voto. Basta deleghe in bianco sulla fiducia, troppo spesso tradita”.
E non è mancata, sugli spalti dell’anfiteatro, nemmeno la piccola protesta di alcuni cittadini, contrari alla privatizzazione del San Giuseppe di Cairo e del Santa Maria di Misericordia di Albenga, che hanno interrotto la riunione mostrando uno striscione che affermava “No alla privatizzazione”.
Ma tornando all’aspetto politico della giornata. Giorgia Ferrari, consigliere comunale del gruppo di minoranza di Cairo Democratica, ha sottolineato: “Ci troviamo con un ospedale depotenziato. Anche se riaprirà il punto di primo intervento sulle dodici ore, al posto dell’attuale ambulatorio di codici bianchi, questo non ci basta. Noi abbiamo bisogno di sapere quando sarà aperto sulle 24 ore. Tra qualche mese arriverà l’inverno, con tutte le difficoltà del caso dovute al maltempo e agli spostamenti verso i nosocomi della riviera”.
Silvano Nervi, della Lista Ligorio, ha detto: “Non siamo cittadini di serie B e perciò continuiamo a chiedere un ospedale di area disagiata. Chiediamo alla Regione tempi certi per cittadini e personale sanitario”.
Il vice sindaco Roberto Speranza, in parte contestato dal pubblico, ha sottolineato che “l’ospedale serve a tutti. Siamo cittadini valbormidesi e abbiamo tutti gli stessi interessi. Dobbiamo lavorare con lo stesso obiettivo, senza strumentalizzazioni politiche”.