Albenga. Si è svolta oggi pomeriggio, a partire dalle 17.30, la festa organizzata dalla Croce Bianca di Albenga per ringraziare la popolazione per l’aiuto ricevuto durante l’emergenza coronavirus.

Dopo il saluto del presidente della pubblica assistenza e delle autorità, si è tenuta l’inaugurazione dei nuovi mezzi di soccorso, che hanno ricevuto la benedizione del vescovo Guglielmo Borghetti. Si tratta di: un Fiat Ducato trasformato in ambulanza di soccorso, acquistato grazie all’azienda Fitimex, alla Fondazione A. De Mari ed alla popolazione; una Ford Focus, acquistata grazie a Luciano Basso e Giorgio Cangiano; una Ford Fiesta, acquistata grazie a Laura, Lionella e Nicoletta; un defibrillatore semiautomatico, acquistato grazie a Daniel Moretto e “I Carlin”.

Spiegano dalla pubblica assistenza ingauna: “I primi mesi di quest’anno hanno messo a durissima prova ciascuno di noi, ognuno a suo modo, chi nell’operare in prima linea garantendo i servizi e chi nel rispettare le disposizioni e l’isolamento. Ma insieme abbiamo superato il periodo più duro. Per questo motivo la Croce Bianca ha voluto incontrare tutti coloro che, a vario titolo ed in vario modo, le sono stati vicini e le hanno permesso di affrontare l’emergenza sanitaria senza mai fermarsi e ora, dopo pochi mesi, guardare già verso il futuro”.

“Infatti, grazie alla generosa vicinanza di aziende, associazioni, istituzioni e tantissimi privati cittadini siamo riusciti, non solo, a fronteggiare il periodo più difficile, data la meravigliosa risposta ricevuta ai nostri appelli, ma, dopo così poco tempo, siamo anche arrivati a sostituire un’ambulanza con più di 20 anni di servizio e usurata, come diverse altre, in maniera straordinaria dalle sanificazioni a base di cloro necessarie contro il Covid, e due vetture con più di 300.000 chilometri, non più adeguate al servizio attivo”.

“Era un traguardo – proseguono – che credevamo francamente impensabile in così breve tempo, anche perché ci sono ancora altri mezzi da sostituire, così come tutte le divise dei militi, anch’esse rovinate dai trattamenti, e quindi le nostre previsioni erano rivolte ad una pianificazione ben più a lungo termine. Invece la vicinanza di tutti è stata tale da rendere tutto questo possibile, consentendoci fin d’ora di proseguire nella nostra opera di solidarietà sempre con gli strumenti adeguati, i mezzi ed i dispositivi necessari, ma soprattutto con il calore e l’affetto della nostra gente nel cuore, alla fine la più vera e la più forte energia per i volontari”.

L’associazione ringrazia anche “tutti coloro che nei mesi scorsi ci hanno dimostrato la loro vicinanza e ci hanno voluto aiutare, ciascuno a suo modo. Uniamo nel nostro ringraziamento anche tutti coloro che hanno espressamente scelto di restare anonimi. Abbiamo fatto il possibile per non dimenticare nessuno, ma sicuramente avremo commesso qualche errore e qualche omissione, certamente non voluti”.

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