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Turismo, gli hotel della Riviera savonese favorevoli al Bonus Vacanze: 3 strutture su 4 lo accettano

Indagine di IVG.it su un piccolo campione di alberghi da Andora a Varazze: ecco cosa è emerso

Famiglia vacanza generica

Provincia. Ha fatto tanto discutere a livello nazionale, tra le altre, numerose norme introdotte durante e, soprattutto, nel post emergenza Coronavirus. Stiamo parlando del cosiddetto “Bonus Vacanze” (la spiegazione dettagliata la trovate in fondo all’articolo) istituto dal Governo Conte.

Prima è stato letteralmente “massacrato” dalla politica, con critiche feroci, ancora negli ultimi giorni, in particolare dai leader dell’opposizione, Giorgia Meloni (Fdi) e Matteo Salvini (Lega). Critiche corroborate anche, va detto, dagli stessi hotel del nostro Stivale che, stando a numerose inchieste di giornali nazionali, avrebbero “bocciato” concretamente tale possibilità. Come? Aderendo solo in minima parte: le statistiche nazionali parlano di un albergo su due, quindi circa la metà.

E allora IVG.it ha provato a sondare il terreno del savonese per capire se anche la nostra Provincia segua o meno lo stesso trend. Su un totale di 8 strutture contattate (3 o 4 stelle), da Andora a Savona, avanzando sempre la medesima richiesta di preventivo, sono state 6 (ben oltre la metà) quelle che hanno confermato la disponibilità ad accettare il “Bonus”.

Ovviamente, trattandosi di un campione di appena 8 alberghi, questo articolo non ha certo la pretesa di essere lo specchio reale e definitivo della situazione savonese, ma è comunque un risultato. Ed è stato sorprendente.

La nostra richiesta è stata formulata in modo identico a 11 strutture (ma solo 8 hanno risposto), scelte in modo casuale su tutta la provincia da Varazze ad Andora e cercando di coprire varie tipologie, coinvolgendo anche un paio di bed&breakfast. A tutti abbiamo avanzato la richiesta tipica di una famiglia: una quadrupla (matrimoniale e due bambini al seguito, di 10 e 8 anni) dal 31 agosto al 6 settembre, se possibile mezza pensione. In sostanza, una settimana complessiva (7 giorni e 6 notti). Il tutto accompagnato dalla fatidica domanda: “Da voi è usufruibile il ‘Bonus Vacanze’?”.

Procediamo idealmente da Ponente in direzione Levante e partiamo pertanto dall’Hotel Moresco di Andora (3 stelle), dove il soggiorno nel periodo richiesto avrebbe un costo di circa 1.300 (69 euro al giorno per adulto e 40 a testa al giorno per bambino), con la possibilità di utilizzare il bonus vacanze in generale. Ma, come hanno spiegato dall’albergo: “Il bonus è valido come sconto sul soggiorno di una sola persona per nucleo e il valore di 6 notti di soggiorno in mezza pensione è inferiore all’importo dei 500 euro per famiglia, per cui si troverebbe a perderne una quota”.

Da Andora si “balza” nel borgo di Laigueglia, all’Hotel De La Ville – Boutique Hotel (3 stelle), dove per le nostre esigenze ci viene proposta la “Family Suite Deluxe”, ma dove riceviamo anche il primo “no”: prezzo per il periodo indicato circa 2.200, ma senza possibilità di utilizzare il “Bonus”, in quanto “struttura troppo piccola con sole 10 camere”.

A seguire, doppia tappa ad Alassio. Prima all’Hotel Bel Sit (3 stelle), dove il soggiorno (adulti 72 euro cadauno al giorno, bimbi con sconto del 30%) avrebbe un costo di circa 1.300/1.400 euro, con la possibilità di usufruire del bonus “consegnando all’arrivo l’apposito titolo di diritto”.

Idem anche all’Hotel Corso (3 stelle), sempre di Alassio, dove ci viene proposta una Camera Superior, pensione completa (85 euro al giorno per adulto, sconto del 30% bambini 6-8 anni e 20% per 9-12 anni). Anche qui, circa 1.400 euro il totale e con la possibilità, altresì, di usufruire del “Bonus Vacanza”.

Segue Ceriale, con il Residence Sabrina (3 stelle), che ci propone, partendo da 448 euro fino a 653 euro, diversi tipi di appartamenti (affacciati sul mare e non), dal monolocale tipo A4 fino al bilocale di tipo B8. Ma dove, soprattutto, ci fanno sapere di essere disponibili ad accettare il “Bonus”.

Ci spostiamo, quindi, a Loano, nel magnifico Loano 2 Village (4 stelle), che ci propone una camera Classic per un totale lordo di 1.900 euro (1.720 euro netti) e ci conferma la possibilità di utilizzare il “Bonus Vacanza”.

Via libera all’utilizzo del bonus anche a Pietra Ligure e precisamente all’Hotel Casella (3 stelle) che, nel periodo indicato, ci offre la disponibilità di una camera ad prezzo complessivo di 900 euro circa.

L’ultima tappa del nostro tour virtuale “a caccia” di bonus è il capoluogo di Provincia, Savona, e più precisamente il Mare Hotel (4 stelle): per noi, in questo caso, a disposizione una camera Family quadrupla alla tariffa complessiva di 1.000 euro circa, ma senza servizio di mezza o completa pensione poiché i ristoranti presenti in struttura hanno una gestione separata e senza la possibilità di usufruire del “Bonus”, che in questa struttura non viene accettato.

Tre strutture invece non hanno mai risposto alla nostra richiesta di contatto: una a Finale Ligure, una a Noli e una a Varazze.

Questo è quanto è emerso dalla nostra mini-indagine, iniziata qualche giorno fa e portata avanti attraverso uno scambio di e-mail con ogni singolo hotel. Da sottolineare, oltre all’alta percentuale di strutture che accettano il bonus (incentivando, quindi, di certo anche la movimentazione dei turisti), anche la massima cordialità e disponibilità dei gestori, che hanno risposto celermente, soddisfacendo ogni singola richiesta nel dettaglio e motivando sempre le proprie scelte e proposte.

Infine, attraverso il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, ecco una spiegazione su cosa è, a cosa serve e come si utilizza il “Bonus Vacanze”.

CHE COS’è IL “BONUS VACANZE”. Il “Bonus Vacanze” fa parte delle iniziative previste dal Decreto Rilancio e offre un contributo fino 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia. Può essere richiesto e speso dal primo luglio al 31 dicembre 2020. Possono ottenerlo i nuclei familiari con ISEE fino a 40mila euro. L’importo del bonus è modulato secondo la numerosità del nucleo familiare: 500 euro per nucleo composto da tre o più persone; 300 euro da due persone; 150 euro da una persona.

CITTADINI. Il “Bonus Vacanze” può essere richiesto e viene erogato esclusivamente in forma digitale. Per ottenerlo è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identita Elettonica). Il Bonus è identificato da un codice univoco, a cui è associato anche un QR code: non bisogna stamparlo, ma averlo sempre a disposizione sullo smartphone. Il bonus può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto; deve essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica ricettiva in Italia; è fruibile nella misura dell’80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore; il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene intestato il documento di spesa del soggiorno (fattura, documento commerciale, scontrino/ricevuta fiscale).

STRUTTURE RICETTIVE. Fino al momento della riscossione del “Bonus Vacanze” da parte di un cliente, non serve che faccia nulla: solo far sapere a chi sceglierà la struttura per le vacanze che si aderisce all’iniziativa. Lo sconto applicato all’ospite in possesso del “Bonus Vacanze” sarà rimborsato sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione mediante il modello F24, ovvero cedibile anche a istituti di credito.

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