Affondo

Scuola pubblica, Salvatore (Il Buonsenso) attacca: “Dove sono i cantieri decantati da Toti?”

“Si dà colpa al Governo per proprie mancanze e, oltre ad essere poco efficaci, si continua a prendere in giro i liguri”

scuola campochiesa

Liguria. Eravamo in lockdown. Durante le sue continue dirette  Facebook il presidente della Regione inveiva contro il governo perché  non gli permetteva di partire con i cantieri delle scuole. Milioni e milioni di euro già stanziati, pronti con gli operai che aspettavano il suo via. Questa la descrizione. Bene, siamo ben oltre il lockdown e purtroppo ancora ‘ben oltre’ anche  qualsiasi via ai lavori. Ma dove sarebbero le centinaia di cantieri previsti per la scuola pubblica?”.

A domandarlo è Alice Salvatore de “Il Buonsenso” che, terminato il lockdown, ha voluto “interrogare” il presidente e la giunta regionale sullo stato dei lavori per la scuola pubblica.

“Se un cantiere è stato fermato e si trova in attesa del via libera per  ripartire, di certo non viene smontato per poi essere ‘ricostruito’, – ha proseguito Salvatore. – Mai come in questo momento è importante che nel comparto scuola  funzioni tutto, dopo quel che ha subito la Scuola a causa  dell’emergenza Coronavirus. Eppure sembra che ancora una volta la  maggioranza abbia perso di vista il particolare che dovrebbe  ricordare: è alla guida della Regione. Adesso si possono far partire i  cantieri per la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica”.

“Il prossimo settembre minori di ogni età saranno chiamati a tornare  tra i banchi di scuola, facendo attenzione e rispettando il  distanziamento sociale necessario in questa fase di convivenza con il  covid-19. Oltre al danno quindi magari evitiamo anche la beffa. Perché per ciò che concerne la Scuola pubblica questa maggioranza sta  sbagliando su tutta la linea. Già destinando gran parte dei fondi del  comparto scolastico pubblico alle scuole paritarie che come tali  possono contare su una retta”.

“Se poi come al solito si dà la colpa al Governo per le proprie  mancanze, non solo si è poco efficaci nella gestione del settore, ma  si continua a prendere in giro i liguri. Far credere che una cosa stia procedendo non è uguale a farla  procedere. Non si può ripetere più volte di essere in attesa che il  via libera arrivi da Roma per la ripresa dei cantieri della scuola  pubblica se questi di fatto non esistono. Avere delle scuole sicure dal punto di vista strutturale è basilare: lo è ancor di più in un periodo di emergenza come quello che stiamo vivendo”.

“Dove sono quelle decine di cantieri che dovrebbero rendere sicure le  scuole per i nostri ragazzi? Per poter gestire correttamente il  ritorno a scuola dei ragazzi liguri, le strutture a disposizione sono  a malapena sufficienti e si dovranno probabilmente istituire degli  accessi a turno. In un contesto dove si rischia di doversi accontentare di requisiti  purtroppo minimi, i soliti proclami e le scusanti non possono essere  più tollerati. Quindi chiediamo ancora una volta: dove sono i cantieri in attesa di  ripresa? La competenza è tutta regionale”.

“È un diritto dei ragazzi liguri il poter contare su strutture sicure  che consentano loro di avere una esperienza scolastica il più  possibile normale, mentre è un dovere della politica far sì che ciò accada. Non dovrebbe nemmeno esserci discussione su questo. Eppure, nonostante le necessità, nonostante le richieste arrivate da  più parti, la maggioranza sembra fare orecchie da mercante, adesso,  alle necessità del comparto, pensando solamente alla poltrona e al  modo di mantenerla”.

“Sulla scuola non si possono fare promesse elettorali vuote che non  porteranno a niente. È ora il momento di agire. Muovendosi in fretta però, perché a settembre riaprono le scuole. E se  qualcosa andrà storto, sarà difficile non ricordarsene in cabina  elettorale. I nodi vengono sempre al pettine”, ha concluso Salvatore.

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