Violenza pura

Scene da “Arancia Meccanica” nel weekend alassino: aggressioni e rapine, nei guai un “branco” di sei giovani

Individuati tutti i responsabli grazie alle indagini della polizia

Alassio. Si è conclusa una complessa attività di indagine volta ad accertare le responsabilità per una serie di aggressioni e rapine avvenute nel corso di questo ultimo weekend ad Alassio.

Le operazioni investigative hanno consentito di definire l’identità di un vero e proprio “branco” composto da sei giovani, tutti minorenni (tra questi anche una ragazza) e tutti del Piemonte, ma nonostante l’età già tutti segnalati alle Procure di residenza. Nel corso della notte tra sabato e domenica gli equipaggi della Volante hanno operato diversi interventi per rapina, oggetto di interesse collane e gioielli in oro, rapine perpetrate sempre a mano armata, con coltelli, bastoni chiodati o bottiglie di vetro.

L’ultimo episodio di una lunga notte “brava” si è consumato alle 11.00 di domenica mattina: qui il “branco” ha tentato un altro colpo prima di fare ritorno a casa. Rapina che ha visto parte offesa una anziana donna che stava andando a messa, unica colpa quella di aver incrociato casualmente la strada del gruppo di balordi. I giovani hanno circondato la donna, disorientandola con delle urla, per poi tentare di strapparle le collane, ma senza successo: testimone un ragazzo della pizzeria in via Gioia che ha messo in fuga il branco chiedendo aiuto, mettendosi anche all’inseguimento dei giovani malviventi convinto che le collane fossero state strappate.

Una volta raggiuntia la baby gang che si era separati per guadagnare l’impunità, il branco si è ricompattato per aiutare l’unico rimasto indietro, dando sfogo a tutta la rabbia: il giovane pizzaiolo è stato circondato, colpito da una coltellata alla mano e oggetto di un lancio di vetri e bottiglie. Solo l’intervento della polizia, che ha bloccato uno dei rapinatori, ha permesso di evitare conseguenze ancora più gravi.

Le descrizioni raccolte e l’esame delle telecamere hanno permesso di ricostruire l’identikit del branco completo. I poliziotti tolte le divise e vestiti abiti borghesi sono così riusciti a confondersi tra i turisti in partenza dalla stazione ferroviaria e qui hanno bloccato il resto della banda pronto a dileguarsi.

Presso gli Uffici del commissariato alassino è stato svolto a ritroso un minuzioso lavoro di ricostruzione dei passaggi e ricezione di denunce e testimonianze: una attività che ha permesso di addebitare al branco tutte le rapine della notte.

I fermati avevano ancora addosso coltelli e cocci di vetro, a dimostrare la pericolosità e la volontà di continuare a delinquere.

Due minori sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e condotti in carcere a Genova, mentre gli altri (attesa l’indifferenza dei genitori) sono stati denunciati a piede libero ed associati ad una casa famiglia nel savonese. Oggi è stato convalidato dal Gip il fermo dei due e domani è fissata la data del processo presso il tribunale dei minorenni di Genova.

Sono in corso altri accertamenti per verificare ulteriori responsabilità e si stanno svolgendo indagini nelle strutture ricettive per capire se vi siano eventuali basi logistiche in città, considerato che i malviventi non avevano addosso alcuna refurtiva.

Proseguiranno serrati i controlli nel comprensorio alassino durante tutto il periodo estivo per arginare reati predatori e fenomeni di criminalità.

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