Sospetti

Savona, l’accusa di Enpa: “Pescatori di frodo alla Margonara”

A destare sospetti il ritrovamento di decine di pesci morti, forse scaricati dai pescatori per l'avvicinarsi di una motovedetta

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Savona. Alcune decine di pesci morti galleggiavano ieri davanti alla spiaggia della Margonara, subito fuori del porto di Savona. Lo denuncia la Protezione Animali, i cui volontari sono stati chiamati da alcuni bagnanti e li hanno fotografati.

“E’ probabile – spiega l’Enpa – che si tratti di parte delle vittime di pescatori sportivi, scaricate in acqua per l’avvicinarsi di una motovedetta che avrebbe potuto accertare un quantitativo di prede superiore al consentito; le guardie zoofile volontarie dell’Enpa stanno svolgendo accertamenti e relazioneranno alla Capitaneria, in caso di evidenze penali”.

Le pesca sportiva è permessa quasi ovunque nelle acque del cosiddetto Santuario dei cetacei, con le stesse limitazioni del mare libero; Enpa lamenta da tempo che “il quantitativo giornaliero permesso, cinque chili, è eccessivo e favorisce soltanto la vendita in nero a ristoranti compiacenti. Addirittura i pescasportivi possono usare anche attrezzi professionali non selettivi come i parangali e le nasse; in tanti anni di esistenza, solo sulla carta secondo l’Enpa, del Santuario dei cetacei, non si è neppure avuto il coraggio di proibirli almeno nel suo territorio”.

“Per fortuna, in questa tragica situazione del Mediterraneo, con i tre quarti delle specie marine in preoccupante diminuzione ed un quarto in via di estinzione, a difenderlo davvero ci sono solo gli uomini della Guardia Costiera e degli organi di polizia che hanno mezzi e personale addetti alla vigilanza in mare (Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri, etc.)”.

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