Savona. Questa mattina il personale militare della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, in modalità videoconferenza, ha svolto un incontro con i responsabili dei centri d’immersione che operano nell’ambito del Compartimento Marittimo di Savona.
Nel corso dell’incontro, oltre ad evidenziare l’importanza del progetto “Pulizia fondali marini”, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e avviato nel 2019, sono state affrontate tematiche sulla prevenzione dell’abbandono dei rifiuti in mare, sulla necessità di censimento e segnalazione degli stessi con particolare riguardo alle cosiddette “reti fantasma”, la cui attività di bonifica è di estrema importanza per la protezione dell’ecosistema marino.
I centri di immersione sono stati invitati a segnalare tempestivamente anche situazioni di sofferenza dell’habitat marino e a contribuire con le articolazioni territoriali del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera per la vigilanza dei siti archeologici nonché sull’avvistamento di specie marine protette. L’incontro ha suscitato notevole interesse per la materia trattata ed è stato particolarmente apprezzato dai titolari dei centri diving, che hanno confermato la loro piena disponibilità nel cooperare nella tutela dell’ambiente marino, la cui risorsa è naturale fonte di lavoro.
All’incontro sono intervenuti anche Simone Bava, direttore dell’Area Marina Protetta di Bergeggi, il tenente di vascello (CP) Angelo DORIA, responsabile del 5° Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Genova, e Gianni Abbriata, presidente della onlus Fare Ambiente Liguria.