Genova. “È dovere delle istituzioni democratiche onorare il ricordo di uno degli eroi che, in tempo di pace, pagarono con la vita la difesa della legalità e contrastarono con intelligenza, determinazione e coraggio la malavita organizzata, anche quando questa poteva contare sulla collusione con organi deviati dello Stato”. Così il presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana ha ricordato Paolo Borsellino, il magistrato ucciso 28 anni fa a Palermo insieme ai cinque uomini della scorta.
Nella sala dell’Assemblea legislativa è stata sistemata un’agenda rossa, simile a quella che Borsellino portava sempre con sé, su cui annotava gli sviluppi delle sue inchieste e misteriosamente sparita subito dopo l’attentato di via d’Amelio a Palermo. L’iniziativa, prevista dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, si è svolta in tutti Consigli regionali del Paese.
“L’agenda rossa, scomparsa dopo l’attentato e mai più ritrovata – conclude il presidente – deve rappresentare un monito per tutti noi, soprattutto per i giovani: la ricerca della verità e della giustizia devono essere sempre perseguite perché solo così lo Stato è più forte e la comunità dei cittadini più sicura”.