Verso il voto

Reazione Toti alla candidatura di Sansa, Bruno (Europa Verde): “Bassi livelli della destra. Sansa buone idee di civismo, innovazione ed ecologia”

"Ieri sera compiuto il primo passo nel seostenere politiche di pace, convivenza civile e di lotta al cambiamento climatico"

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Liguria. “La scomposta e poco istituzionale reazione del presidente Toti alla candidatura di Ferruccio Sansa a presidente della Regione Liguria dimostra da un lato i bassi livelli a cui ormai la destra ha trascinato il dibattito politico e dall’altro che fondamentalmente avevamo ragione nel riconoscere nella figura di Sansa quegli aspetti di civismo, di innovazione istituzionale e di conversione ecologica, che ci hanno portato a sostenerne la candidatura fino in fondo nel rispetto (mai venuto meno) del vincolo di coalizione di centrosinistra”.

A dirlo è Danilo Bruno del partito regionale Europa Verde, che continua: “Dopo cinque anni di notevoli disastri naturali e non a cominciare dalla grave tragedia del Ponte Morandi la destra di Toti ci ha regalato tra le altre cose: un piano casa, che ha significato via libera al cemento in tutta la Regione; una privatizzazione della sanità su modello lombardo, che ha portato al disastro tutto il sistema tanto che sull’epidemia Covid-19 il consiglio regionale ha dovuto eleggere una apposita commissione di inchiesta; una politica fallimentare sull’occupazione; il disastro della riduzione dei parchi”.

“Ma anche il completo abbandono delle aree interne, la riduzione del Fondo Regionale di Sviluppo ad una sorta di bancomat per gli interessi immediati di questa o quella zona elettoralmente importante senza alcuna visione strategica, la gestione a completo sostegno dei cacciatori delle politiche di contenimento degli animali selvatici, il completo abbandono del settore culturale,ridotto a tappeti rossi e nulla più… e potremmo continuare all’infinito poichè tante saranno le cose da risanare e da rimettere in cammino” afferma Bruno.

“Noi di Europa Verde siamo convinte e convinti – continua – che ieri sera sia stato compiuto il primo passo per una Regione che ritrovi il proprio posto in Europa e nel Mediterraneo, sostenendo politiche di pace, convivenza civile e di lotta al cambiamento climatico, progetti di crescita della aree interne attraverso la valorizzazione e lo sviluppo dei parchi, una sanità pubblica che guardi in primo luogo alla prevenzione primaria, una politica che guardi al recupero edilizio, al social housing e al cohousing, una gestione del territorio volta alla manutenzione, alla crescita dell’agricoltura sociale e alla difesa del suolo, una politica che unisca istruzione, formazione e lavoro puntando finalmente a produrre formazione permanente e lavoro ‘green’ e di qualità”.

“Infine riteniamo indispensabile sostenere la cultura con i dovuti finanziamenti affinchè essa torni ad essere il perno della coscienza civile della regione – conclude Danilo Bruno – Si tratta, come ha sostenuto Sansa, di due programmi radicalmente diversi e questa volta toccherà alle liguri e ai liguri assumersi le proprie responsabilità, come sosteneva Mazzini e mandare a casa la destra e votare chi può porre rimedio a cinque anni di malgoverno e trasformismo”.

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