Protesta

Pietra, via del Trabocchetto al buio. De Vincenzi: “Strada privata, il 50% dei lavori per l’illuminazione spetta ai residenti”

Il sindaco pietrese chiarisce: "Prima devono costituirsi in consorzio, amministrazione disponibile agli interventi"

Da anni i residenti della Via G.M Rembado Pietra Ligure  chiedono al Comune listallazione illuminazione pubblica

Pietra Ligure. I residenti di via G.M. Rembado a Pietra Ligure chiedono al Comune l’installazione dell’illuminazione pubblica nella zona della collina pietrese, sul Trabocchetto: “Siamo circa una dozzina di famiglie, da anni come referente, a nome di tutti, il sottoscritto Giuseppe Capozza chiede il posizionamento di alcuni punti luci pubblici, in quanto la via è completamente al buio nelle ore notturne, oltre ad essere una strada per metà sterrata” afferma.

“Inoltre, durante le piogge si formano pozze d’acqua molto pericolose per chi rientra nelle proprie abitazioni nelle ore serali e notturne”.

“Da anni, dopo continui esposti e vari sopralluogi sul posto per costatare il nostro problema, la nostra richiesta risulta ancora ignorata. Oltretutto, la mancanza di illuminazione genera un problema di percezione di sicurezza negli abitanti, per questo chiediamo una soluzione e un intervento da parte dell’amministrazione comunale” conclude il rappresentante dei residenti della zona.

“Il Signor Giuseppe Capozza, come al solito, omette di dire che la strada in questione si chiama via privata G. M. Rembado e non, semplicemente, via G. M. Rembado – dichiara il sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi -. Come gli è già stato più volte comunicato, sia dall’amministrazione che dagli uffici comunali competenti, trattandosi di via privata, seppur ad uso pubblico, per le norme vigenti, gli interventi spettano per il 50% al Comune e per il 50% ai privati, i quali si devono necessariamente costituire in consorzio per poter partecipare ai lavori” spiega il primo cittadino pietrese.

“In assenza di consorzio, anche volendo intervenire, il contributo comunale si configurerebbe come una distrazione di fondi ed un uso improprio di soldi pubblici, passibile di contestazione per danno erariale. Quindi, rimaniamo in attesa che i privati interessati si costituiscano in consorzio per poter programmare gli interventi richiesti” conclude il sindaco De Vincenzi.

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