Pietra Ligure. “Siamo un gruppo di cittadini di Pietra ligure che ha avviato una raccolta firme per dare voce alla preoccupazione diffusa nella popolazione circa le nuove installazioni previste per il 5G, il loro maggiore impatto elettromagnetico e i correlati rischi per la salute”. A comunicarlo, in una nota, è Enza Senatore, portavoce di un gruppo di cittadini pietresi che hanno deciso di dare vita ad una petizione per dire no all’installazione di nuove antenne 5G in paese.
“Tale attività – spiega la portavoce della raccolta firme – è finalizzata ad una richiesta di moratoria per quanto riguarda questa nuova tecnologia, fino a che non siano state effettuate tutte le opportune e indispensabili verifiche scientifiche. Nella petizione chiediamo al Sindaco De Vincenzi, in quanto massima autorità locale responsabile della salute pubblica, di procedere prudentemente in base al Principio di precauzione e di fermare ogni installazione in attesa delle dovute garanzie”.
“Nel grave momento di crisi sanitaria che abbiamo attraversato, e che stiamo purtroppo ancora vivendo – prosegue Senatore – riteniamo che la tutela della salute pubblica, ora come non mai, sia il bene primario cui la politica e le amministrazioni comunali devono necessariamente guardare con la massima attenzione e impegno”.
Pertanto, in vista del Consiglio comunale che si terrà venerdì 3 luglio, i cittadini hanno deciso di protocollare le prime 250 firme raccolte in circa 15 giorni, riservandosi in futuro la consegna di ulteriori sottoscrizioni: “Il prossimo venerdì infatti, verrà discussa in Comune la mozione in tema 5G presentata dal Consigliere di minoranza Mario Carrara – spiega Senatore – che chiede al Sindaco De Vincenzi di adottare tutti i provvedimenti atti a impedire l’installazione di impianti 5G fino a che non ne venga comprovata l’assoluta innocuità. Nel ponente ligure altri 13 Comuni si sono mossi in tal senso, con 12 Sindaci che hanno già emanato ordinanze. Auspichiamo fortemente che la mozione venga accolta favorevolmente dal Sindaco e dal Consiglio comunale tutto” conclude.