Lettera al direttore

Prospettive

Perdere i giovani, perdere il futuro

di Gian Luigi Taboga

Assoutenti

Perdere i giovani equivale a perdere il futuro .Per le numerose segnalazioni che ci pervengono in questi giorni.

Uno dei risvolti della pandemia “ Covid 19 “ è quello di aver fatto emergere la grave realtà della condizione giovanile ai giorni nostri.
Un vecchio adagio cinese così si esprime : Il presente ha le sue radici nel passato e il futuro sarà il frutto del nostro presente”.
E’ evidente che il comportamento ed il grave disagio dei giovani e dei giovanissimi di oggi non può che essere frutto del disinteresse e trascuratezza della società civile , degli educatori e dei genitori nei loro confronti.

La caduta dei valori civili, religiosi e culturali, trovano la loro origine nel disfacimento di tante famiglie, nel mito del consumismo esasperato da modelli fuorvianti,
in una scuola non più all’altezza della situazione, in una società edonistica che ha creato idoli terribilmente distruttivi.
La droga e il sesso e l’alcolismo diventano rituali appaganti in mancanza degli affetti più puri e necessari alla crescita di una giovane vita e sfociano spesso nella violenza più gratuita e nel disconoscimento di ogni regola o disciplina.

In questi giorni nelle nostre località della Riviera gruppi di giovanissimi ( ragazzi e ragazzine, quasi bambini) scorrazzano sulle spiagge e per le strade formando assembramenti senza alcuna precazione dettata dalle norme in vigore.

A nulla valgono le ordinanze, i divieti e i consigli, spesso viene richiesto l’intervento delle forze dell’ordine a tutela di cose e di persone , per danneggiamenti o pericoli della salute pubblica.
Attenti però, le prime vittime sono proprio loro, i nostri ragazzi, vittime dei loro stessi comportamenti e della nostra insipienza di adulti, indaffarati e distratti dal bisogno di denaro, e per il soddisfacimento di interessi a volte piuttosto meschini.

Occorre rilanciare messaggi univoci di valori riconosciuti e condivisi, occorre che famiglia, scuola , istituzioni, chiesa diano un’immagine di serietà da proporre come modello allettante e confortevole , occorre in sostanza un esempio e una sicura credibilità per recuperare il bene maggiore del quale possiamo disporre : i nostri giovani.

E’ un appello che potrà apparire anche ingenuo ma che è certamente sincero ; chi ha qualcosa di più utile e risolutivo si faccia avanti.

Gian Luigi Taboga
Assoutenti Savona

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