Lettere al direttore
“Parole ubikate in mare” ad Albissola: Quaglieni punta il dito contro il Comune, promotore dell’evento
"L'orientamento politico d’insieme sarebbe accettabile se non ci fosse come promotore anche il Comune"
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Albissola Marina. “Albissola Marina ospiterà l’11 esima edizione di ‘Parole ubikate in mare’, sul tema ‘Libertà e rinascita’, con incontri con Moni Ovadia, comunista e nemico dichiarato di Israele, Dario Vergassola, Gad Lerner e Marco Revelli”. Lo comunica in una nota il direttore del Centro Pannunzio Pier Franco Quaglieni
“E’ chiaro – spiega Quaglieni – l’orientamento politico d’insieme che sarebbe accettabile, se non ci fosse come promotore anche il Comune di Albissola. Una cultura a senso unico non è vera cultura perché la cultura è fondata sul confronto di opinioni. Dove tutte le idee sono eguali o molto simili – diceva Mario Soldati – la libertà incomincia a mancare”.
“Solo un vero pluralismo di idee può consentire ai cittadini di farsi un’idea personale fuori dal conformismo” conclude il direttore del Centro Pannunzio.
Egregio direttore del Centro Pannunzio Pier Franco Quaglieni, a me non è chiaro il concetto che ha espresso: “E’ chiaro – spiega Quaglieni – l’orientamento politico d’insieme che sarebbe accettabile, se non ci fosse come promotore anche il Comune di Albissola. Una cultura a senso unico non è vera cultura perché la cultura è fondata sul confronto di opinioni. Dove tutte le idee sono eguali o molto simili – diceva Mario Soldati – la libertà incomincia a mancare”. Quale sarebbe la colpa del Comune nello svolgere il ruolo di promotore?