Regione. “La Regione Liguria ha una nuova legge elettorale con la doppia preferenza di genere e senza il listino dei nominati”. Ad annunciarlo è il capogruppo di Cambiamo in consiglio regionale Angelo Vaccarezza.
Durante l’assemblea del consiglio regionale di oggi, infatti, è stato approvato il disegno di legge numero 313 riguardante le “Disposizioni in materia di elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale – Assemblea legislativa della Liguria”, il cui emendamento è stato proposto proprio da Vaccarezza.
“Oggi è una giornata storica – commenta il presidente della prima commissione consiliare Angelo Vaccarezza – in primis devo ringraziare tutto il personale degli uffici regionali della giunta, del consiglio e della prima commissione, che hanno lavorato senza sosta per raggiungere questo risultato. L’ultimo passaggio, nella prima commissione di cui sono presidente, è stato complesso e impegnativo, l’argomento è delicato e necessitava di continui approfondimenti: nessuna delle persone coinvolte si è tirata indietro, mettendo a disposizione professionalità e serietà. Questo ha permesso di dare vita ad un provvedimento completo, ma soprattutto condiviso da tutte le forze politiche. Un segnale della necessita di cambiamento che tutti noi sentivamo”.
“Il documento approvato prevede non solo la doppia preferenza di genere (ogni elettore potrà esprimere due preferenze, a patto che siano per candidati di sessi diversi) ma anche l’alternanza di genere nella formazione delle liste: ogni partito o movimento dovrà stilare gli elenchi di candidati su base provinciale senza superare, per uno dei due generi, il 60% del totale. Il segnale più importante però è dato dall’abolizione del listino: non accadrà più che i rappresentanti del consiglio regionale non vengano scelti dagli elettori. Questo è un colossale passo avanti della politica, ogni candidato sarà sottoposto al giudizio dei cittadini”.
Grazie a questa svolta “Regione Liguria è riuscita a dimostrare, ancora una volta, di essere colei che fa. Oggi la politica da un bel segnale, abbiamo cancellato vetusti retaggi di una politica ormai desueta, polverosa, in cambio di un nuovo modo di vedere e amministrare: tutti i candidati saranno giudicati per le loro azioni, per la loro capacità di esserci per le persone. Sono fiero di quello che abbiamo fatto. Sono orgoglioso di essere stato testardo e non aver mollato, e ringrazio il presidente Toti per la fiducia che mi ha dimostrato in questa delicatissima vicenda. Perchè abbiamo dimostrato di essere una squadra per davvero. Martedì 21 luglio 2020: la Liguria riparte da qui”.