Liguria. “I lavori per il riavvio del nodo ferroviario di Genova sarebbero potuti partire un anno fa, quando è stato approvato, con la Lega al governo, la legge Sblocca Cantieri, rimasta lettera morta per un anno dall’insediamento del nuovo esecutivo”. Lo dichiara il deputato e responsabile nazionale per le infrastrutture della Lega Edoardo Rixi, che oggi a partecipato a Genova alla manifestazione Salviamo Genova, Salviamo la Liguria, indetta da 25 sigle datoriali e sindacati per protestare contro il caos autostradale.
“Oggi il ministro De Micheli è venuto a Genova a festeggiare la partenza dei lavori, ma non ci vediamo proprio nulla da festeggiare con autostrade ancora in tilt, associazioni economiche e operatori portuali, commercianti, balneari in piazza contro l’isolamento e le code che devono subire ogni giorno perché il ministero delle infrastrutture non ha saputo programmare i lavori: se il piano manutenzioni delle gallerie, come ha detto il ministro, era pronto a gennaio, perché non ha imposto ad Aspi che i cantieri fossero aperti in lockdown? E poi: cosa aspetta a sbloccare i lavori per la realizzazione della Gronda visto che anche il suo candidato in Regione si dice favorevole oggi?”
“La Lega oggi in Senato ha presentato una mozione perché fosse fatta chiarezza su chi pagherà i danni economici e le opere compensative con l’entrata di Cdp in Autostrade. Dai banchi dei parlamentari liguri di Pd, Iv e 5S è calato il silenzio e nessuna voce si è levata nel chiedere al governo la realizzazione di quelle opere come la Gronda, il tunnel della Valfontanabuona e la diga di Genova, necessarie per lo sviluppo della Liguria e di tutto il Nord Ovest”.
E l’esito delle mozioni presentate a Palazzo Madama su Autostrade per l’Italia ha fatto storcere il naso al senatore ligure della Lega Francesco Bruzzone: “Il vergognoso silenzio dei senatori liguri di 5Stelle, Pd e Italia Viva sulla situazione infrastrutturale della nostra regione peserà sulle loro coscienze. La mancata realizzazione della Gronda, i continui tentennamenti e le indecisioni del Governo su strade e autostrade di competenza statale ricadono quotidianamente sui nostri concittadini, sulle nostre imprese, sul nostro turismo : con che coraggio voltate la testa dall’altra parte solo per salvaguardare la poltrona?”
“La stessa linea del governo (quella di non fare assolutamente nulla) è sostenuta dal candidato alla presidenza della regione Pd-5S. La Liguria ha bisogno di più opere, più manutenzioni, più efficienza da parte dello Stato e non merita questo lassismo”.
E sulla visita di De Micheli a Genova interviene anche la deputata di Cambiamo, Manuela Gagliardi: “Speriamo che la De Micheli si accorga che la protesta di oggi a Genova del mondo produttivo e commerciale è indirizzata contro lei e i suoi continui silenzi alle tante richieste che i liguri le hanno inviato, a cui il ministro mai ha dato una risposta o una spiegazione”.
“La Liguria non può continuare a essere penalizzata dalle mancate scelte di chi governa – prosegue – se la De Micheli, invece di venire a fare campagna elettorale sulla pelle dei liguri, non ha il coraggio di prendersi le proprie responsabilità sul caos che ha causato fino ad ora sulla rete autostradale regionale forse è meglio che lasci il ministero in mani più competenti e attente alle esigenze dei territori”.
“Noi continueremo ad incalzarla, non permetteremo più che la nostra regione paghi un prezzo così alto, oltre al conto già salato dovuto alla crisi generata dal Covid-19. Da oggi ci aspettiamo solo atti concreti, non accetteremo più silenzi alle nostre richieste né annunci fragorosi che non portano a nulla”, conclude.