Riviera. Niente Milano-Sanremo sulla costa savonese dopo la presa di posizione dei sindaci per i problemi legati al Covid e alla viabilità: ora RCS, se vorrà far disputare regolarmente la corsa, dovrà trovare un percorso alternativo.
La decisione è arrivata questa mattina, al termine della riunione convocata in prefettura a Savona “per contemperare l’esigenza dell’ente organizzatore di mantenere fermo il percorso tradizionale della Milano-Sanremo con le problematiche di sicurezza del pubblico e dei ciclisti nonché quelle relative alla salute pubblica sollevate con determinazione dai sindaci dei Comuni costieri”. Alla riunione, presieduta dal Prefetto, hanno partecipato i vertici provinciali delle forze di polizia, i vertici regionali e provinciali della polizia stradale, il presidente della Provincia, i sindaci o loro delegati dei Comuni costieri, i rappresentanti dell’Anas e l’organizzatore RCS Sport.
Una decisione che era nell’aria dopo le dure critiche di molti amministratori savonesi sulla data scelta per la corsa ciclistica: l’8 agosto sarà prevedibilmente una giornata da bollino nero sulle autostrade in vista della settimana di Ferragosto, e la chiusura della via Aurelia avrebbe provocato un caos viario enorme e dalle pesanti conseguenze. Un problema a cui si aggiunge il rischio di contagi tra spettatori e appassionati accalcati a bordo strada, in un territorio interessato da un nuovo cluster.
La discussione di stamane ha confermato l’estrema difficoltà, di gran parte dei Comuni, a predisporre i vari servizi loro richiesti dall’organizzazione in un week end complicato che già li vedrà impegnati in prima linea a fronteggiare i gravosi problemi derivanti dal prevedibile, intensissimo flusso turistico, con conseguente affollamento dei centri abitati e delle spiagge adiacenti la via Aurelia. Inoltre, i sindaci hanno manifestato la loro apprensione per il concreto rischio di assembramenti e di inosservanza delle misure anti Covid-19 da parte degli spettatori, che prevedibilmente affluiranno ai due lati della strada al passaggio della corsa.
Durante la riunione è emerso nuovamente ed in maniera ancora più esplicita il timore che il passaggio della corsa per l’Aurelia possa determinare una paralisi della circolazione lungo la fascia costiera del ponente ligure, considerato anche che, secondo il piano dei servizi per l’esodo estivo 2020 elaborato da Viabilità Italia, sabato 8 agosto sarà per le autostrade italiane una giornata da “bollino nero” e, in tale contesto, l’A10 è indicata tra le direttrici in cui si prevedono i maggiori flussi di traffico.
Ora si attende un nuovo e alternativo percorso, se sarà possibile, anche se senza il tradizionale scenario della riviera savonese la corsa sarà inevitabilmente snaturata. Tra le ipotesi formulate dall’organizzazione una possibile “deviazione piemontese” al percorso originario, poi il passaggio sul Colle di Tenda per la discesa finale nell’imperiese fino a Sanremo, ma conferme ufficiali dovrebbero arrivare nelle prossime ore.
Tra i 19 sindaci partecipanti alla riunione in remoto solo Albenga e Albisola Superiore hanno espresso parere favorevole, mentre tutti gli altri si sono opposti al transito della Classicissima in Riviera.
Tra le maggiori criticità l’ambito dei controlli e il personale che sarebbe stato necessario per garantire il passaggio in sicurezza della corsa, considerando che molte associazioni del territorio, tradizionalmente coinvolte nell’evento sportivo, sono impegnate in altre attività di controllo, ad esempio sulle spiagge. Sarebbe quindi stato molto complesso presidiare gli attraversamenti pedonali e gli innesti stradali per garantire la sicurezza di atleti e pubblico.
Da parte sua, il responsabile dell’organizzazione della Milano-Sanremo, Mauro Vegni, ha comunicato l’impossibilità di soddisfare la richiesta dei sindaci di 660 steward da posizionare lungo il percorso della gara, anche in considerazione dell’esigenza dell’oganizzazione di fronteggiare richieste analoghe da parte dei Comuni delle altre province interessate dal transito della corsa. Più in generale, ha preso atto di tutte le criticità evidenziate dai sindaci, innanzitutto dal sindaco di Savona Ilaria Caprioglio.
Il presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri, sulla base degli orientamenti espressi dai Comuni e degli organizzatori, ha preannunciato l’emanazione nel brevissimo termine di un provvedimento di diniego dell’autorizzazione al passaggio della corsa.
A quel punto RCS Sport/La Gazzetta dello Sport ha preso atto del verbale redatto dalla Prefettura di Savona dopo la video call di questa mattina con tutti i sindaci savonesi interessati dal passaggio della gara ciclistica, con la conseguente decisione di “tagliare” per la prima volta nella storia il percorso nella riviera ligure di ponente. L’organizzazione, dunque, avvierà subito la ricerca di un percorso alternativo per garantire che la Classicissima si corra comunque.
Le parole del sindaco di Sanremo Alberto Biancheri: “Capisco la preoccupazione dei miei colleghi. Noi sindaci siamo in prima linea da sei mesi a gestire situazioni molto complicate, spesso senza avere neanche i giusti mezzi a disposizione. E l’organizzazione della Classicissima richiede uno lavoro enorme in termini gestionali e di risorse umane impiegate, per mitigare i disagi di un evento così impattante l’8 agosto. Ma fare la Milano-Sanremo è troppo importante, non vi si può rinunciare. Non è solo una questione di afflussi turistici, né solo la grande rilevanza sportiva di questo evento seguito in tutto il mondo, ma è anche una questione di immagine e di messaggi che si vogliono lanciare”.
“Abbiamo affrontato mesi durissimi per via del Covid, socialmente ed economicamente, stiamo affrontando gravi ripercussioni per via della situazione autostradale, abbiamo ora bisogno di un grande evento che promuova agli occhi del mondo la nostra tenacia, la nostra ripartenza. Non dimentichiamoci che la Milano-Sanremo sarà il primo grande evento internazionale che si terrà in Italia. Tutto il mondo ci guarda”.
ECCO IL NUOVO PERCORSO: Dopo il ritrovo al Castello Sforzesco, si legge sulla Gazzetta dello Sport (organizzatore dell’evento), si attraversa la Lomellina su strade pianeggianti, larghe e rettilinee. Dopo Alessandria la corsa attraversa il Monferrato per poi passare nelle Langhe e affrontare la prima lunga asperità di giornata, la salita di Niella Belbo. Le pendenze sono dolci, ma sono presenti, specie nella parte iniziale tratti ripidi e la salita è lunga quasi 20 chilometri (media 3%). Dopo Ceva inizia la lunga e facile ascesa al Colle di Nava (3.9 chilometri al 3% nel finale). Segue la veloce picchiata su Pieve di Teco seguita dal falsopiano a scendere fino a Imperia. Salita e discesa si svolgono su strade larghe. L’attraversamento di Langhe e Monferrato presenta tratti ristretti. A Imperia si rientra nel percorso classico per affrontare la Cipressa (affrontata per la prima volta nel 1982) da San Lorenzo al Mare e poco dopo il Poggio di Sanremo (affrontato per la prima volta nel 1961). Da lì si prende la Vigevanese verso Alessandria, si entra profondamente in Piemonte, Asti, Alba, si sfiora Fossano, Ceva, si sale sul colle di Nava (salita di cinque chilometri, si scollina a 934 metri). Poi la discesa attraverso Cesio, Chiusanico e Pontedassio, e l’arrivo a Imperia. Da qui si riprenderà il tracciato originario, con la Cipressa a 22 km dall’arrivo e poi il trampolino del Poggio a 10 chilometri dal traguardo in via Roma. Alla fine i chilometri saranno 299 contro 291.
La Cipressa (5.6 chilometri al 4.1%) immette la corsa nella discesa molto veloce e impegnativa che riporta sulla ss.1 Aurelia. A 9 chilometri dall’arrivo inizia la salita del Poggio di Sanremo (3.7 chilometri a meno del 4% di media con punte dell’8% nel tratto che precede lo scollinamento). La salita presenta una carreggiata leggermente ristretta e 4 tornanti nei primi 2 chilometri . La discesa è molto impegnativa, ristretta in alcuni passaggi, e con un susseguirsi di tornanti e di curve e controcurve fino all’immissione nella statale Aurelia. L’ultima parte della discesa si svolge nell’abitato di Sanremo. Da segnalare ai 750 metri dall’arrivo l’ultima curva che immette sulla retta finale di via Roma.