Liguria. Ritorno sui banchi di scuola il 14 settembre, con medici di “sorveglianza” per gli istituti e test sierologici a campione sugli studenti a base volontaria. Sono queste, a meno di due mesi, le prime misure appuntate nella bozza realizzata dalla ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, la quale sta ancora studiando un piano efficace che limiti il contagio da Covid-19 tra i bambini e i giovani all’interno degli edifici scolastici.
Le scuole, infatti, sono luoghi di socializzazione e istruzione importanti non solo per i più piccoli, e, proprio per questo anche siti dove è facile trasmettere e contrarre infezioni di qualunque tipo: basti pensare alle cosiddette “malattie dei bambini”.
Ad oggi, quelle individuate dalla ministra Azzolina sono solo previsioni per una scuola fisica che cerca di rendersi sicura dal punto di vista sanitario e igienico. Gli ultimi dati sui contagi in Liguria e in particolare a Savona (con un’attenzione al cluster che continua a essere monitorato dall’Asl) fanno ben sperare un ritorno alla normalità, ma non bisogna trascurare come ci siano ancora pareri discordanti da parte di alcuni epidemiologi che temono una possibile “ricaduta” e un aumento dei contagi in autunno.
In occasione, la ministra Azzolina ha anche strizzato l’occhio all’edilizia scolastica, che potrebbe offrire delle buone occasioni per modernizzare le strutture scolastiche e stare al passo con i tempi grazie ai fondi del Recovery Fund, chissà, ponendo finalmente le basi su un forte connubio tra scuola fisica e digitale.