Albenga. Il 20 marzo scorso l’Italia intera guardava in tv le immagini dei convogli dell’esercito italiano portar via i feretri di decine di vittime del Covid-19. Da quelle immagini e da un fortissimo impulso civico nasce “Grazie col cuore” per opera di Antonella De Tomassi, con l’intenzione di dimostrare solidarietà e gratitudine a tutti gli operatori sanitari che si stavano prodigando con ogni mezzo a disposizione per combattere la battaglia contro il Coronavirus.
Oggi, giovedì 9 luglio, è stata l’occasione dell’ospedale di Albenga. “Grazie col cuore” si è rivolto a tutta la comunità degli hobbisti creativi presenti sul territorio nazionale, chiedendo di creare un manufatto a forma di cuore con la tecnica a loro più congeniale, utilizzando gli strumenti e i materiali già presenti in casa, senza dover uscire a comprare nulla.
Il progetto, grazie al tam tam su Facebook, è riuscito a coinvolgere circa 11mila persone in Italia di tutte le età. Successivamente, in quasi tutte le città si sono formati centri di raccolta, dove sono stati spediti o consegnati i cuori una volta terminati. Tutti i cuori realizzati, una volta sanificati, imbustati e tenuti in “quarantena” per 20 giorni, verranno donati al personale degli ospedali italiani maggiormente impegnati nell’emergenza Coronavirus.
I manufatti – circa 200 oggetti realizzati con grande cura – sono stati consegnati da Linda Guglielmi, referente locale del progetto per Savona e provincia e da Patrizia Barroero, in rappresentanza delle creative savonesi. A riceverle le dottoresse Valeria Faccio e Franca Rudasso, per conto della direzione medica del nosocomio ingauno e di tutta l’Asl2.
“Un sentito ringraziamento all’ideatrice di questo progetto Antonella De Tomassi, alla referente per la Liguria Linda Guglielmi e a tutte le oltre 10 mila persone di tutta Italia che hanno deciso di convogliare la loro creatività, il loro affetto e la loro riconoscenza per realizzare questi cuori unici e preziosi” ha dichiarato la dottoressa Faccio.
Le parole di Linda Guglielmi, referente del progetto per Savona e provincia: “Ben sappiamo che un tal gesto non potrà lenire il dolore, né dissolvere la stanchezza vista così spesso sui volti degli operatori ospedalieri, ma volevamo comunque comunicarvi la nostra solidarietà e il nostro sentito ringraziamento per quello che stavate e state ancora facendo”.