Situazione

Forniture Dpi, test sierologici e contenimento Covid. L’assessore Viale: “Pronti ad ogni evenienza”

Interrogazioni in Consiglio regionale, con le risposte dell'assessore regionale alla sanità

Mascherine Vespertine Genova Val Bisagno

Liguria. Sulla regolamentazione e informazione per l’utilizzo e forniture di Dispositivi di Protezione Invididuale. Su questo argomento sono state presentate un’interrogazione di Giovanni Battista Pastorino (Linea Condivisa), sottoscritta dal collega del gruppo Francesco Battistini, Juri Michelucci (Italia Viva) e Mauro Righello (Pd), e un’interpellanza presentata da Giovanni Lunardon (Pd) e sottoscritta dai colleghi del gruppo Sergio Rossetti e Mauro Righello.

Pastorino ha chiesto alla giunta di avviare una campagna informativa per fornire un elenco di regole precise in cui si indichino, ad esempio, le modalità di utilizzo di dispositivi di protezione individuali quali mascherine, guanti, occhiali o schermi per gli occhi; l’importanza di usare disinfettanti per le mani; i comportamenti da tenere in spazi aperti e chiusi; il corretto distanziamento sociale; l’auto misurazione, almeno quotidiana, della temperatura corporea; le regole di accesso al trasporto pubblico locale e agli uffici pubblici in genere.

Lunardon ha chiesto alla giunta i motivi per cui a settembre ha deliberato la nomina del RUP (responsabile unico di procedimento) per la procedura di gara per il rinnovo della fornitura Dispositivi di Protezione Individuale e degli esperti per la redazione delle specifiche tecniche, cioè solo un mese prima dalla cessazione della fornitura. Il consigliere ha chiesto, inoltre, i motivi del ritardo nell’emanazione della gara che sta lasciando – ha detto – il sistema sanitario regionale privo del contratto di fornitura di questi dispositivi.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha spiegato: “Condivido che ci debba essere da parte delle istituzioni di tutti i livelli una campagna informativa adeguata coinvolgendo anche l’associazionismo e questo deve essere un compito anche in capo al ministero della salute”. Viale ha rilevato che a livello nazionale c’è stata nel tempo una progressiva riduzione del messaggio informativo e ha sottolineato: “Le linee guida regionali, dove erano definite le regole di comportamento, sono state prese in seria considerazione da tutta la comunità ligure”.

L’assessore ha spiegato che la quantità di Dispositivi di protezione individuale acquistati nel 2019, cioè quando non era ancora iniziata la pandemia, era ovviamente insufficiente nel 2020, anno in cui si è scatenata l’emergenza Covid.

test sierologico covid

Il consigliere Andrea Melis (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta quali sono stati i tipi di kit diagnostici utilizzati in Liguria per l’identificazione di anticorpi IgM e IgG per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, il costo dei singoli kit utilizzati e le differenze di costo a seconda della tipologia e dell’azienda di produzione, il numero di prelievi sierologici eseguiti e la percentuale di veridicità/attendibilità, anche in relazione ai tipi di kit utilizzati, al metodo di estrazione del dato, al laboratorio di esecuzione delle analisi. Melis, infine, ha chiesto se è vero che il costo dei test sierologici eseguiti su ricoverati e operatori delle strutture sociosanitarie sono a carico del servizio sanitario regionale mentre per il resto della popolazione ligure è a carico del cittadino che li richiede.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha rilevato che i test sierologi sono importanti per verificare la circolazione virale e che non sono mai stati utilizzati con finalità diagnostiche. L’assessore ha poi illustrato nel dettaglio il bando avviato per adottare i kit, poi utilizzati in Liguria, le metodiche adottate e, infine, i costi secondo il miglior rapporto qualità/prezzo.

Luca Garibaldi (Pd) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta se siano stati redatti specifici studi epidemiologici sulla situazione di Regione e prodotti diversi scenari in merito alla diffusione del COVID, a supporto delle ipotesi di riapertura di singoli comparti nella fase 2 e nei mesi successivi, quali siano i principali risultati di tali studi. Garibaldi ha chiesto, inoltre, alla giunta se intende pubblicare gli esiti degli studi anche sul sito di Regione Liguria e di ALISA, al fine di dare una maggiore informazione alla collettività.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ricordato che il ministero ha definito le griglie di valutazione sull’andamento epidemiologico e che in Liguria da tempo è stato intrapreso un percorso di valutazione dell’andamento epidemiologico e che attualmente operatori dedicati proseguono nella rilevazione dei dati che vengono poi trasmessi al ministero.

L’assessore ha sottolineato che la Liguria è fra le regioni a più basso rischio di contagio e con una elevata capacità di intercettare eventuali contagi.

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