Albenga. “Il Governo metta a disposizione con urgenza gli indennizzi economici per lo smaltimento dell’invenduto di fiori e piante per aiutare le aziende floricole della Piana di Albenga nella ripartenza post Covid. E’ impensabile ritenere che il settore subisca un doppio danno: dopo aver perduto la merce, le aziende hanno pagato soldi anche per smaltire l’invenduto. Il Governo dovrebbe pensare ad una forma di ristoro economico della produzione andata al macero”.
A chiederlo è Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale e provinciale di Forza Italia, dopo aver raccolto decine di segnalazioni da parte di aziende floricole dell’albenganese che esortano un intervento deciso e tempestivo della politica.
“La chiusura di negozi e mercati, la sospensione delle cerimonie civili e religiose e l’ostracismo degli importatori esteri ha costretto i produttori di fiori a destinare al macero milioni di fiori e piante – dice il consigliere Ciangherotti – I produttori hanno ‘certificato’ le quantità di invenduto, e conseguentemente, di fatturato ‘perso’ per ottenere i ristori economici. Finora però alle parole arrivate dal sottosegretario alle politiche agricole, Giuseppe L’Abbate, circa la percentuale del ristoro inserita nel decreto Rilancio, non è stato dato seguito”.
Prosegue il consigliere comunale e provinciale Eraldo Ciangherotti: “Per le conseguenze della pandemia il florovivaismo ha subito un crollo pesantissimo. In alcune aziende si contano perdite decisamente gravi fino al 100%. Nonostante le difficoltà di una crisi senza precedenti la filiera del florovivaismo ha cercato di rimettersi in piedi. E’ importante quindi che il governo non perda più tempo per lungaggini e disquisizioni dando risposte immediate al comparto floricolo”.
“Gli indennizzi come le iniezioni di liquidità alle imprese agricole sono due elementi fondamentali per sostenere il settore ancora in ginocchio – conclude il consigliere – È necessario incentivare gli acquisti del made in Albenga aiutando con forza il settore florovivaistico che fa fatica a risollevarsi dalla crisi di mercato”.