Obiettivo

Depurazione, il sindaco Dacquino: “Piano per i lavori, saldo dai Comuni debitori e recupero insoluti”

Incontro alla Servizi Ambientali con l'ad Savona, "mancano risorse economiche e umane..."

Borgio Verezzi. Lo stato dell’arte della depurazione, con particolare riguardo alla situazione di Borgio Verezzi: questo l’obiettivo dell’incontro di oggi tra il sindaco Renato Dacquino e l’amministratore delegato della Servizi Ambientali Vittorio Savona.

“Tutti condividiamo gli obiettivi di un produttivo (efficace e efficiente) Sistema Idrico Integrato, ma per ottenerli dobbiamo essere tutti parte attiva e propositiva nella ricerca delle soluzioni (più che nella continua lamentela e critica per i problemi esistenti)” ha detto il primo cittadino di Borgio Verezzi nella sua relazione.

E’ dal 2011 che sono stati deliberati i lavori di collegamento, con termine ultimo nel 2012, ma gli interventi sono ancora in corso: “Alcuni Comuni hanno il grande merito di aver avviato il percorso e oggi hanno un SII completo, chi invece (come Borgio Verezzi ed altri) è entrato dopo nella società, pur contribuendo economicamente già da anni, si trova ancora in attesa del completamento delle opere”, con riferimento ai lavori di collegamento al depuratore consortile di Borghetto.

“Il punto critico dichiarato dall’azienda è sempre il medesimo: mancano risorse, sia economiche sia umane. Di sicuro, da anni le opere da realizzare vanno a rilento e la stessa Regione Liguria a fine 2019 ci ha stimolato a sistemare la situazione, pena un declassamento delle acque di balneazione” aggiunge ancora Dacquino.

Ecco il richiamo ai soci, in particolare quelli di maggioranza: “Tra la varie società che si sono avvicendate (Ponente Acque e Servizi Ambientali) e i Comuni coinvolti, continua a restare aperto il dibattito su chi deve avere o dare; di sicuro alcuni Comuni (ed è il caso di Borgio Verezzi) pagano da anni e non hanno ancora le opere completate. L’analisi seppur rapida dei dati, aiuta a capire la direzione da prendere: ci sono Comuni che possiamo definire “comuni verdi”, e tra questi Borgio Verezzi, che vantano un credito totale dalla società di ben 2.242.000 euro; ci sono “comuni rossi” che invece risultano debitori verso la società per un totale di 1.730.000 euro. Interessante evidenziare che se consideriamo i “comuni verdi” non ancora collegati al depuratore centrale, questi da soli devono ricevere oltre 2.000.000 di euro, ossia l’84% di quanto i vari comuni verdi tutti insieme stanno aspettando…Considerato che questa situazione si protrae ormai da tempo, risulta necessario e urgente intervenire”.

Situazione Comuni

“E’ bene valutare anche lo stato di salute dei vari Comuni e dei loro contribuenti: ci sono Comuni come il nostro dove i cittadini coprono, nel rispetto delle scadenze, il 73% delle fatture e altri dove non si arriva al 40%… Indispensabile organizzare un piano di recupero, con letture dei contatori affidabili. Solo cosi potrà essere recuperata la fiducia (insieme ai crediti)! A proposito di questo, una breve riflessione sui dati evidenzia che l’insoluto da parte dei singoli utenti dei Comuni non collegati è pari al 31% del totale dovuto, l’insoluto medio di tutti i Comuni soci è del 40% e l’insoluto dei Comuni collegati è pari al 50%. Ovviamente ogni comune ha dati diversi: il dato migliore è il 27%, il peggiore è il 63% Anche qui è bene intervenire”.

Tabella insoluti

“Inoltre si notano tra Comuni di pari densità demografica significative differenze di fatturato: bene capire e spiegare il perché (è legato agli abitanti equivalenti = arrivi dall’esterno); bene anche armonizzare modalità e costi gestionali tra le varie realtà. Alcune differenze, oggi tollerate, nel tempo potrebbero non essere più accettate. Tra i tanti fatti, pensiamo anche a quelli che caratterizzano il nostro vivere quotidiano e ci interpellano continuamente soprattutto in questo periodo… gli interventi da fare, le urgenze, le varie esigenze dei consumatori, la vicenda del deposito cauzionale da chiarire e tanto altro ancora…”.

E il sindaco Dacquino lancia un piano per risolvere la lunga querelle: “Impegno dei sindaci a saldare il dovuto, recuperare gli insoluti anche con una campagna informativa rivolta all’utenza e ai cittadini, dati chiari e corretti, con verifiche opportune e tempi certi”.

“Rispetto alle vicende degli anni passati tenere aperta la porta del mutuo per il recupero crediti”, con riferimento al mutuo di 22 mln di euro per l’impianto di collegamento di tutti i Comuni.

“Per questo piano è indispensabile mettere assieme un team di coordinamento operativo che possa procedere velocemente e arrivare all’obiettivo, unico percorso possibile per completare gli interventi per la depurazione”.

“Infine, serve consolidare la società ai vari livelli: organizzazione razionale, eliminazione dei gap di competenze, capacità di mettere le persone giuste al posto giusto, monitoraggio continuo dei risultati raggiunti, formazione non solo tecnica del personale e dei responsabili, incentivi ai dipendenti” conclude il sindaco Dacquino.

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