Albenga. “Milioni di fiori e piante invenduti andati distrutti con il crollo dei fatturati delle aziende: è la drammatica conseguenza del lockdown imposto dal Coronavirus. La Piana di Albenga, tra le più importanti del Nord Italia, in forte sofferenza con perdite milionarie per il settore della filiera del florovivaismo, messo in ginocchio dal blocco forzato con difficoltà nelle esportazioni”.
Il consigliere comunale e provinciale Eraldo Ciangherotti (FI), dopo aver raccolto il grido d’allarme delle aziende lancia un appello all’onorevole Franco Vazio (Pd): “I rimborsi destinati ai florovivaisti vengano calcolati sul mese di marzo (mese che ha evidenziato gravissime perdite nel bilancio aziendale) e non su aprile. Il settore florovivaistico rappresenta uno dei cuori della politica agricola del nostro comprensorio ed è per questo motivo che la mia attenzione non è mai venuta meno. Chi è al governo e ha, come dice a cuore Albenga, dovrebbe farsi carico delle istanze delle aziende che ancora non sono uscite del tutto dalla crisi”.
“La gravità della situazione si riassume quindi con la sinossi di una “tempesta perfetta” – afferma Ciangherotti – l’emergenza Coronavirus ha causato il blocco dei trasporti e la chiusura degli esercizi (fiorai e garden) proprio nelle settimane cruciali per il settore, con cicli di fioritura continui, di 15 giorni al massimo. Per i fiori invenduti non c’è stata altra iniziativa che l’ammasso e il loro successivo smaltimento”.
Il grido di dolore degli operatori è stato raccolto dal consigliere Eraldo Ciangherotti che si è fatto portavoce delle tante storie di imprenditori floricoli in crisi: “Il sistema è stato messo a rischio prima dalla concorrenza sleale di importazioni dall’estero, poi dal crollo delle vendite causato dalla pandemia, con il record storico negativo di miliardi piante e fiori mandati al macero. L’onorevole Franco Vazio dimostri concretamente il suo amore per Albenga aiutando i florovivaisti ad ottenere i rimborsi calcolandoli sul mese di marzo, quello sicuramente più critico per il settore”.