Liguria. Matteo Bassetti, primario di malattie infettive al San Martino di Genova, si scaglia contro il nuovo clima di allarmismo sul ritorno del Coronavirus e i nuovi contagi, anche con riferimento al clusetr di Savona.
“Ieri 3 decessi in tutta Italia, zero in Lombardia (la nostra Wuhan), 49 ricoverati in terapia intensiva (un centesimo del numero a cui arrivammo a aprile), riduzione del numero dei ricoveri in generale e del numero complessivo dei positivi. A me sembravano numeri incoraggianti e invece cosa dicono i mass media? Crescono i contagi! Allarme a Savona! Focolai incontrollati in tutta Italia! Lascio a voi giudicare”.
“Mi spiace constatare che nel nostro paese sul Covid ci siano ormai di fatto due fazioni contrapposte – argomenta il medico – una che esulta quando c’è un nuovo focolaio o un nuovo ricovero, per dimostrare che bisognerebbe stare tutti ancora chiusi in casa e un’altra che aspetta con ansia il bollettino delle 18 per sapere se verrà ancora criticata dall’altra parte. In mezzo una parte dell’opinione pubblica e dei mass media a cui l’allarmismo giova e fa audience“.
Ma non è vero che gli scienziati sono divisi, secondo Bassetti: “Noi medici abbiamo detto tutti le stesse cose, con punti di vista differenti. Quindi nessuna divisione, anzi”.
E poi critica l’uso dei termini: “L’unica cosa importante è che si eviti di continuare a chiamare malati di Covid i soggetti asintomatici con tampone positivo. È sbagliato dal punto di vista medico, microbiologico e infettivologico. Chiamiamoli soggetti sani, portatori asintomatici di SarsCoV-2. Questo aiuterebbe molto le persone a capire come vanno realmente le cose in Italia”, conclude.