Alassio. I due tunisini, di 20 e 22 anni, con precedenti penali e arrestati ieri per il reato di estorsione, sono i responsabili della brutale aggressione ai danni del noto commerciante di Alassio Renato Tollin: è quanto emerso dagli ultimi riscontri investigativi svolti dai carabinieri di Alassio, che nella serata di ieri hanno sentito sia l’esercente aggredito quanto raccolto altri elementi probatori a carico dei due nordafricani, provenienti dalla Lombardia.
La svolta nel pomeriggio di ieri con il fermo dei due tunisini per estorsione, in quanto avevano consegnato un marsupio ad un ragazzino contenente dei cellulari con il compito di restituirlo il giorno seguente, ma il minore lo aveva perso ed era stato minacciato di morte intimandogli la consegna di 200 euro in contanti per il “danno arrecato”. A quel punto il ragazzino, assieme ai genitori, ha denunciato tutto ai militari che hanno fatto scattare il blitz per fermare i due tunisini, tratti in arresto e condotti nel carcere di Marassi.
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, coadiuvati dalla stazione di Alassio, hanno rilevato, a seguito della perquisizione operata nell’immediatezza dell’arresto di ieri pomeriggio, alcuni oggetti in oro trovati addosso ai due tunisini di proprietà del commerciante, trafugati durante la rocambolesca aggressione e rapina.
Mancano ancora altri oggetti che sono stati rubati, secondo le informazioni fornite dallo stesso commerciante.

I due responsabili sono stati anche denunciati per le lesioni gravissime, aggravate dall’uso delle armi, e dovranno rispondere del reato di rapina, oltre che di estorsione per quanto accertato in precedenza. Altri approfondimenti sono in corso per ricomporre il mosaico dell’intera vicenda: le indagini proseguono.
Il commerciante è stato dimesso ieri dall’ospedale, anche se ancora col volto tumefatto e alcune vertebre rotte.