Intervista

Cluster Covid Savona, Menardo: “Il virus non è più debole, è cambiata la popolazione su cui si fa il tampone”

"Gli attuali numeri sono compatibili con quelli dell'epidemia, solo che in quei mesi il tampone veniva fatto solo a chi aveva sintomi importanti"

Giorgio Menardo

Savona. “Solo 5 ricoverati su 71 positivi? Un dato perfettamente in media, il 90% dei malti di Covid-19 sono asintomatici. Non è il Coronavirus a essersi indebolito, è la popolazione sottoposta a tampone ad essere cambiata”. Lo ha spiegato in queste ore Giorgio Menardo, già primario di medicina e gastroenterologia del San Paolo di Savona nonché direttore scientifico di Assfad, in un’intervista rilasciata proprio all’associazione presieduta da Matteo Peirone e attiva nella lotta alle malattie del fegato. Di seguito il testo integrale dell’intervista.

In questi giorni nel dibattito sui social si fa notare la differenza tra “essere positivi asintomatici” ed “essere malati”. E si paventa un eccessivo allarmismo legato al fatto che non si spiega bene questa differenza. Qual è la sua posizione in merito?

MENARDO: ll paziente sintomatico è una persona che ha nel suo organismo il virus, in questo caso il Coronavirus, e ha i sintomi della malattia: febbre, polmonite, a volte invece diarrea, alterazione del gusto e dell’olfatto, stanchezza, eccetera. Il paziente asintomatico invece è una persona che ha nel suo organismo il virus, tanto che ha il cosiddetto tampone positivo, ma non ha nessun sintomo. Questi pazienti sono normalmente quelli scoperti durante la ricerca di persone venute in contatto con un paziente sintomatico dal quale è partita la ricerca, oppure durante screening di massa quando ad esempio si fa il tampone a tutti gli abitanti di un paese come è avvenuto a Vo Euganeo oppure a tutti i lavoratori di un ospedale o di una azienda.

Secondo un recente studio americano per ogni paziente sintomatico ce ne sono 10 asintomatici. Il virus è lo stesso come è stato dimostrato, ma l’effetto è diverso perché diverso è l’ospite.

Dal punto di vista della pericolosità Sintomatici ed Asintomatici sono uguali perché tutti e due possono trasmettere l’infezione ad altri e sono ben documentati casi nei quali un asintomatico ha infettato un altra persona la quale poi è deceduta. In altre parole chi è asintomatico non è portatore di un virus meno pericoloso.

Lei dice che il virus è lo stesso ma ha diversi effetti in base all’ospite. Alcuni sostengono che è diversa la carica virale e che a carica debole corrisponde contagio debole e asintomaticità. Lei che pensa soprattutto con riferimento alla situazione savonese?

MENARDO: Molti pensano che il virus attualmente in circolazione sia meno pericoloso di quello che ha provocato tanti morti in Italia nei mesi di marzo e aprile. Secondo gli scienziati più qualificati non c’è nessuna prova che il virus sia cambiato e se guardiamo quanto sta succedendo nel mondo sembra proprio che abbiano ragione. Il fatto che a Savona su 71 positivi ci siano solo 5 ricoverati è perfettamente in media con quanto rilevato su numeri molto più grandi e significativi che dimostrano che circa il 90% dei casi di infezione da Corona virus decorre in maniera asintomatica o con sintomi modesti.

Il fatto che all’inizio della pandemia la percentuale di ricoverati fra i positivi al tampone fosse molto più alta di adesso dipende dal fatto che allora il tampone veniva fatto solo a chi aveva sintomi importanti che facevano fortemente sospettare la malattia, mentre adesso, come nel caso della nostra città, la stragrande maggioranza dei tamponi è fatta su persone che stanno benissimo e che vengono sottoposte al test solo per il fatto di aver frequentato il ristorante dove si sono verificati i primi casi sintomatici, o per essere venute in contatto con persone che in qualche modo potrebbero aver corso il rischio di infettarsi. Come é evidente ad essere cambiato non è il virus, ma la popolazione sottoposta al tampone.

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