Certi addii sono sempre difficili, soprattutto quando per sette lunghi anni hai indossato la stessa maglia e quel campo, quelle persone, quella società sono diventati la tua seconda casa. Ma poi arrivano delle proposte a cui è difficile rinunciare, che ti permettono di rimetterti in gioco e di trovare nuove motivazioni. Così è successo a Claudio Esposito, attaccante valbormidese che lascia i lupi di Mallare per trasferirsi in Promozione, precisamente al Celle Riviera Calcio. Claudio ci racconta tutto a IVG.it.
Claudio come è stato lasciare Mallare?
“Non sai mai quale sia il momento giusto per lasciare casa, ma per migliorarsi bisogna rischiare, quindi ho accettato la proposta del Celle. Ammetto che la scelta non è stata facile, quando ho parlato con i miei compagni della possibilità di andare via, la loro reazione mi ha fatto dubitare, erano tutti molto dispiaciuti che non avremmo continuato insieme, ma nessuno di loro mi ha detto che avrei dovuto rifiutare. Se si fosse trattato di andare in un’altra squadra di Prima Categoria, non avrei mai accettato. Ringrazio la società Mallare e i ragazzi, a loro faccio un grande in bocca al lupo. Anche se ho lasciato la squadra, il nostro rapporto va oltre il campo, sarò sempre con loro”.
Il Mallare stava facendo una stagione strepitosa, pensi che avreste vinto il campionato se non fosse stato interrotto a causa del Covid?
“Nessuno può sapere come sarebbe andata, sulla carta la Vadese era più forte di noi. Secondo me, però, nel calcio bisogna partire dallo spogliatoio per vincere i campionati e noi eravamo un gruppo eccezionale, lo abbiamo dimostrato nello scontro diretto”.
Come pensi sarà il campionato del Mallare da neopromossa?
“Hanno assolutamente le basi per affrontare la Prima Categoria, è vero manca da qualche anno a Mallare, ma la maggior parte dei giocatori ha giocato in categorie superiori quindi non avranno problemi. Simone Testa è un bravo allenatore che si adatta alla filosofia di gioco della società e della categoria. Sicuramente a causa del Covid le disponibilità economiche saranno diverse rispetto al previsto, ma posso assicurare che la società non mi ha mai fatto mancare nulla e devo solo ringraziare il Mallare se ora ho questa possibilità”.
Passiamo al Celle, la tua nuova avventura, quali sono state le tue prime impressioni?
“La società non ha bisogno di presentazioni, basta guardare da chi è composto il direttivo. Inoltre può contare su una struttura all’avanguardia. Da come si sono posti e comportati da quando ho dato la mia disponibilità, non credo di aver sbagliato la mia scelta”.
A Celle incontri una vecchia conoscenza, mister Ghione tuo allenatore a Mallare…
“Il nostro rapporto va aldilà di quello allenatore – giocatore, con lui vado ad occhi chiusi, mi tratta come un figlio. Quando abbiamo parlato, mi ha detto: “Secondo me sei sprecato in queste categorie, hai bisogno di dimostrare quanto vali”.
Quali sono gli obiettivi del Celle per la prossima stagione?
“Sicuramente creare un gruppo solido e in grado di crescere, gli acquisti della società sono mirati a questo. Per quanto riguarda i risultati, sono scaramantico, gli obiettivi si dicono alla fine – sorride – Credo che la società stia lavorando bene, con Max sulla panchina vanno sul sicuro, è uno che di calcio ne capisce , se l’hanno richiamato sicuramente un motivo c’è”.
E i tuoi obiettivi personali?
“Dimostrare a me stesso che merito di giocare in Promozione e ovviamente ripagare la fiducia della società e di mister Ghione che ha scommesso su di me”.
In bocca al lupo Claudio!
“Crepi”