Conto salato

Caos autostrade, il comitato Salviamo la Liguria: “Danni enormi, vogliamo risposte dal ministro De Micheli”

Il ministro De Micheli a Genova per la ripartenza dei lavori sul nodo ferroviario sarà "accolta" da un corteo di tir lumaca

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Liguria. “È giunto il momento delle risposte e della chiarezza, lo pretende Genova e tutta la Liguria”. Massacrati da interminabili code e dell’impossibilità di arrivare e partire dalle principali destinazioni commerciali e turistiche, il mondo delle imprese, del commercio e dei servizi pretende risposte dal governo per il futuro di migliaia di imprese e lavoratori.

Domani, in occasione della ripartenza dei lavori del nodo ferroviario la ministro dei Trasporti Paola De Micheli sarà a Genova dove incontrerà istituzioni, categorie e sindacati. Il comitato “Salviamo Genova e la Liguria” la accoglierà con un corteo di tir visto che il mondo della logistica è fra i più penalizzati dalla situazione del caos autostradale. Quel mondo, però, è solo uno dei tanti a soffrire.

“Il conto è salatissimo, perdite di fatturato del 75% nel settore florovivaistico, del 50% per esercizi di vicinato e mercati rionali, del 25% in quello della grande distribuzione, consegnare è diventato impossibile. Anche la presenza di turisti è precipitata del 65% per l’Acquario, musei e siti di interesse, del 50% per hotel e ristoranti, del 30% per i bagni marini, del 35% nei porti turistici. La contrazione per il settore agricolo è del 15%, mentre gli agriturismi registrano perdite del 30% così come le attività agricole legate alla ristorazione e alla vendita all’ingrosso”.

I costi sono aumentati del 50% nel trasporto e nella logistica, danni complessivi per oltre 1 miliardo al mese ed oltre 40 mila lavoratori in cassa integrazione in tutta la regione, con questi dati, commenta il Comitato “non si può perdere tempo”.

“Nella richiesta di incontro vengono individuati pochi ma fondamentali temi, su cui aspettiamo le risposte e le garanzie del Ministro De Micheli” commentano gli organizzatori della manifestazione che partirà martedì con il corteo lumaca di tir da San Benigno alle 11 per arrivare in cima a Via XX Settembre alle 12.30. Appuntamento direttamente in Piazza Fontane Marose alle 12 invece per i manifestanti a piedi.

Il comitato chiede garanzie su quattro macro temi: ottenere un provvedimento della massima urgenza di risarcimento dei danni, necessario per difendere la continuità economica ed occupazionale del nostro territorio; ottenere un provvedimento di legge della massima urgenza che disciplini in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale le attività di ispezione ai fini della sicurezza sulla rete stradale ed autostradale; definizione di un programma dei lavori, articolato nel tempo, che contemperi efficacemente le necessarie attività di ispezione e manutenzione sulla rete autostradale ligure con la necessaria utilizzazione continuativa del sistema infrastrutturale, senza più penalizzare l’intera economia regionale; ottenere un provvedimento che riconosca la mancanza di continuità territoriale finalizzata all’ottenimento di aiuti di Stato.

“Vogliamo vedere tutti i Parlamentari presenti, è loro dovere essere al fianco del territorio, delle imprese e dei lavoratori. Non accetteremo risposte di comodo o vaghe promesse, pretendiamo provvedimenti immediati dal Governo” concludono da “Salviamo la Liguria”.

“Non sarà il numero dei camion consentito dalla Prefettura, non sarà neppure il numero dei rappresentanti di tutto il mondo economico e portuale genovese e ligure a determinare il successo e a evidenziare il significato della manifestazione che si svolgerà domani nel centro di Genova. Mentre la città piange la morte proprio di un lavoratore portuale travolto da un camion nella gimkana di cantieri sulla rete autostradale, ma anche la disperazione del conducente del Tir, protagonista passivo del caos che regna sul nodo di Genova, saranno tutti i cittadini e i lavoratori della città e della regione a urlare BASTA”. Così il segretario nazionale di Trasportounito sintetizza le motivazioni e la rabbia che le spinge all’origine della manifestazione che si svolgerà domani, martedì 21 luglio, nelle strade di Genova in concomitanza della visita del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.

“Le nostre aziende di autotrasporto stanno bruciando le ultime chance di sopravvivenza proprio nelle code e nel blocco determinato da una programmazione folle dei lavori di manutenzione alle gallerie e ai viadotti delle autostrade in Liguria. Il porto perde oltre il 30% dei suoi traffici – prosegue Longo – e domani pretenderemo risposte: chi non ha effettuato i controlli sulla rete autostradale negli ultimi anni? Chi ha omesso le verifiche? Chi e perché non ha imposto che fosse sfruttato il periodo del lockdown proprio per mettere in sicurezza la rete autostradale? Chi ha pianificato la contemporaneità dei cantieri bloccando ponti e gallerie provocando danni economici e sociali?”.

“E poi, sul versante del diritto, sempre più dimezzato e imprevedibile, perché dopo due anni non si sono accertate le responsabilità? E perché si tiene secretata la parte del contratto che nulla ha a che vedere con i dati inerenti la sicurezza?”.

“Da domani auspichiamo un netto cambio di rotta, una totale trasparenza, sia sulle responsabilità di Aspi, sia specialmente su quelle delle Istituzioni pubbliche che ora premiano la famiglia Benetton con una ricca buonuscita che, come al solito, si ribalta sui cittadini, i quali pagano i costi della loro mostruosa inefficienza”.

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