Albissola. “Sono state rimosse le gabbie per la cattura dei cinghiali installate in zona Bruciati ad opera della polizia municipale”. A darne notizia è l’Enpa, che da tempo si batte per la loro rimozione ma, purtroppo, è solo una vittoria a metà come si suol dire: all’interno delle gabbie, sono stati catturati un adulto, ucciso in gabbia, e quattro cuccioli di cui non è nota la sorte.
“Nel caso di presenza di cinghiali vicino agli abitati, come continua ad accadere, nei giorni scorsi sono stati visti un adulto e 6 piccoli, la Protezione Animali savonese ha elaborato una proposta che, a differenza delle catture ed uccisioni, è rispettosa della legge, che prevede l’adozione di metodi incruenti”, hanno spiegato i volontari.
Ecco il mini-vademecum: “Gestione corretta dello smaltimento dei rifiuti; come dimostrano le foto messe a disposizione dall’Enpa, ad Albissola i sacchi della spazzatura sono lasciati in strada anche per giorni, mentre i cassonetti della differenziata sono facilmente rovesciabili ed apribili da parte degli intelligenti cinghiali, attirati dagli invitanti odori; sono quindi necessarie “isole ecologiche” con recinzioni anticinghiale, o cassonetti più grandi e robusti. Conferma del divieto assoluto di foraggiare cinghiali, con maggiore vigilanza da parte della polizia municipale; alcuni turisti appena arrivati in vacanza, con seconda casa sulle alture di Albissola e ignari del divieto, stanno distribuendo cibo agli animali, che sono quindi attirati a scendere negli abitati”.
E ancora: “Assegnazione gratuita a contadini, agricoltori e possessori di orti, che segnalano danni da cinghiali e caprioli, di recinzioni per difendere le colture; ma anche obbligo di tenere pulite le aree circostanti; Enpa fornirà al Comune ed alla Regione Liguria le foto del degrado presente proprio attorno alla zona dei Bruciati dove era stata installata la gabbia. Ordine alle locali squadre di cacciatori, attraverso l’ambito territoriale di caccia competente, di organizzare, ad ogni incursione di cinghiali, battute di allontanamento con cani da cinghiale al guinzaglio. Elaborazione e diffusione di ‘buone pratiche’ contenenti istruzioni di corretto comportamento per le persone che incontrano cinghiali”.
E infine, arriva il grido di aiuto di Enpa: “Ma occorre infine che ministeri e regioni affidino ad istituti scientifici incarichi di studio di sistemi ecologici di contenimento della fauna selvatica in presunto sovrannumero; ricerche in corso in diversi stati, con l’uso di vaccini specie-specifici sterilizzanti, stanno dando promettenti risultati e risolvendo le problematiche connesse; in Italia, a causa della palese sottomissione della politica agli appetiti dei cacciatori non sono neppure stati presi in considerazione”.