Albenga. Sono iniziati i lavori di ampliamento interno del cimitero di Leca affidati alla ditta Badessi Luigia di Imperia, che si è aggiudicata il bando di gara. Il primo lotto prevede la realizzazione dei piani terreni dei due blocchi con la realizzazione di 160 loculi prefabbricati e 320 ossari.
“Con questo intervento andiamo a dare un’importante risposta alla nostra città – afferma il sindaco Riccardo Tomatis – Questa esigenza era emersa infatti già durante l’amministrazione Cangiano quando, attraverso delle proiezioni, era stata evidenziata la carenza di loculi disponibili. Oggi possiamo dire di aver mantenuto la promessa che avevamo fatto ai nostri concittadini dimostrando ancora una volta di aver cura anche di quegli aspetti che magari sono meno evidenti, ma che dimostrano l’attenzione di questa amministrazione verso la città”.
L’intervento dovrebbe terminare entro novembre, nel frattempo il consigliere comunale delegato ai Servizi cimiteriali Mirco Secco, in stretta collaborazione con gli uffici preposti e il resto dell’amministrazione, sta lavorando alla modifica del regolamento cimiteriale che prevederà, tra le altre cose, una rimodulazione della durata delle concessioni e del costo dei loculi.
“Quello appena iniziato è un intervento importante e lungamente atteso da parte della cittadinanza ma sicuramente non sarà il solo – spiega – La nostra amministrazione si è dimostrata sin da subito particolarmente attenta a questo argomento e attraverso sia ditte specializzate sia i nostri operatori comunali ha posto in essere diversi interventi di pulizia e manutenzione ordinaria e straordinaria nei nostri cimiteri. Colgo l’occasione per informare inoltre che stiamo lavorando per gestire autonomamente i lumini”.
“Il nostro intento, per quel che concerne i cimiteri, è continuare in questa direzione – conclude – Eventuali entrate, anche derivanti dalla vendita dei loculi, saranno investitie nel cimitero. Stiamo pensando anche alla manutenzione straordinaria del cimitero nella sua parte monumentale, che probabilmente è poco conosciuta ma ha un altissimo valore storico e culturale”.