Lettera al direttore

Giornata

Un mercoledì da leoni

di Angelo Vaccarezza

Angelo Vaccarezza

Per chi come me ha qualche capello bianco ed è in qualche modo legato a questo film, la giornata di ieri ha dato la dimensione di questa pellicola del 1978.
In parte a causa dello show, abbastanza vergognoso fatto ieri dai consiglieri di minoranza durante la prima seduta di Assemblea del Consiglio Regionale a Genova.
Una vera e propria pagliacciata, ordita ad arte per perdere e far perdere tempo prezioso a tutti noi, spendendo soldi dei contribuenti, per avere un pochino di luce; è durata il tempo di capire che i contenuti sono sempre gli stessi, cioè nessuno.
Sempre richiamando il famoso film di John Milius, il cui focus è appunto il surf, e la storia della “grande onda”, noto che anche nell’ambito della mia categoria i “surfisti del risultato” non mancano.

Mi riferisco ovviamente a tutti coloro che in questi giorni, a vario titolo, ma senza alcun merito ne competenza alcuna, si lanciano su tutte le onde cercando di cavalcarle per trarne profitto: minima spesa, massima resa.
C’è chi si erge a paladino delle autostrade gratuite per un voto, e chi si è appuntato al petto la battaglia per la riapertura dei punti di primo intervento.
Un po di chiarezza non guasta, anzi, é imperativa: i punti di primo intervento riaprono perché alle spalle di questo risultato c’è stato il lavoro importante, incessante, fondamentale, di una squadra compatta e coesa di sindaci seri determinati e determinanti.

Dal primo cittadino di Cairo Paolo Lambertini ai suoi omologhi della Valbormida, da Luigi Pignocca a Loano ad Alessandro Bozzano a Varazze, le cui richieste sono state forti e chiare.
Ognuno di loro durante questa emergenza ha operato in silenzio, lontano dalle luci ma al fianco della Regione, seguendo un percorso fatto si di sacrifici, ma chiedendo rispetto per il territorio e tempi certi per una riapertura che e stata chiesta e ottenuta, ma generata da una realtà oggettiva che lo ha permesso.
Un lavoro di monitoraggio coscienzioso, senza raccolte firme, senza strumentalizzare le paure dei cittadini pur di avere visibilità, come invece qualcuno ha fatto.
I PentaPiddini, anche questa volta hanno, come si dice in dialetto, “cannato” strategia.

Non abbiamo mai avuto dubbio sui risultati che avremmo raggiunto, oggi la riapertura dei P.P.I. per farli tornare al più presto i Pronto Soccorso chiusi dai compagni.
Tutti coloro che oggi sono Alfieri della Sanità si ricordino che sono stati pedoni, o forse meglio dire pedine del partito che della Sanità Ligure ha fatto scempio, i sostenitori della chiusura del Trauma Center al Santa Corona dopo averlo deaziendalizzato, i teorici del “two pronto soccorso sun megl che four.
Mettendo in ginocchio in sol colpo Ponente e Val Bormida

La memoria corta, compagni, l’avete solo voi.

Angelo Vaccarezza

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