Lettera al direttore

Finita

Ultimo giorno di scuola!

di Alessandro Venturelli

aula, scuola, elementari

Giunti alla conclusione di questo travagliato anno scolastico, è finalmente tempo di bilanci.

Buon ultimo giorno di scuola a tutti i nostri alunni, a quelli diligenti che si sono adoperati nella Didattica a Distanza e hanno fatto del sapere la loro missione durante il lockdown ma anche a quei pochi che, dopo aver appreso dal Ministro che tutti sarebbero stati promossi, hanno tirato i remi in barca.
Buon ultimo giorno di scuola alle famiglie, che hanno supportato gli alunni durante questi mesi
Buon ultimo giorno di scuola ai collaboratori scolastici che, anche durante i giorni più critici, hanno contribuito a tenere le scuole aperte, visto che anche il virtuale ha bisogno di realtà.
Buon ultimo giorno di scuola ai professori, stancati dalla didattica a distanza e dall’essere continuamente “on line”, preoccupati più di tutti che gli alunni continuassero ad apprendere le loro materie e che non rinunciassero all’opportunità di imparare. Non sarebbe occorso un piccolo bonus per l’utilizzo della propria strumentazione, dei propri PC, della propria carta e dei propri toner, sarebbe bastato un ringraziamento dal Ministro, ma né l’uno né l’altro sono arrivati.
Buon ultimo giorno di scuola a tutte le realtà di supporto allo studio che non navigano in acque placide: il “promossi tutti!” del ministero ha fatto crollare la platea degli utenti e migliaia di posti di lavoro in tutta Italia sono stati messi a rischio.
Buon ultimo giorno di scuola ai dirigenti scolastici ed ai loro collaboratori, che si sono spesi per fornire a docenti e discenti piattaforme idonee e, almeno per quanto mi riguarda, hanno provveduto a far concentrare i docenti sulla didattica, sgravandoli di inutili lungaggini burocratiche che avrebbero solamente fatto perdere il senso della missione di un insegnante.

Infine, buon ultimo giorno di scuola anche a Lei, Signora Ministro. Non deve esser stato semplice gestire una situazione d’emergenza da parte di chi, in quel dicastero, non sarebbe idonea neppure per l’ordinaria amministrazione. Con i suoi annunci e le sue marce indietro su promozioni, bocciature e recuperi, per non parlare di maturità e plexiglass vari, ha rischiato di mandare completamente in tilt il sistema scolastico.

Avrebbe potuto impiegare meglio i mesi di fermo che, legati all’estate, sarebbero stati sufficienti per metter mano ad un vero e proprio piano Marshall sull’edilizia scolastica ma Lei, evidentemente, ha preferito dedicarsi a proclami ingarbugliati e chiedere solo in questi giorni agli enti locali eventuali disponibilità di spazi.

Discutibili anche le sue recenti decisioni sui concorsi, fortunatamente mediate dal Premier Conte: la qualità di un insegnante non può essere stabilita da un quiz mnemonico. Perché non seguire la strada già tracciata dall’ex Ministro Bussetti che prevedevano corsi annuali prima dell’immissione in ruolo? Mi preme ricordarle che la sua legge è in contrasto con la sentenza della Corte Europea, ma devo dire che non sono per nulla stupito: questa non è altro che l’ennesima giravolta della sua parte politica che, fatte promesse a diversi movimenti (no vax, no TAP, no TAV, precari 36 mesi), non è stata in grado di mantenerne alcuna.

Mi auguro che Lei faccia tesoro di tutti questi errori e, una volta tornata al suo lavoro di dirigente, non li replichi scaricandoli sui suoi futuri alunni, collaboratori e docenti.

Alessandro Venturelli

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