Dialogo

Treni regionali, i sindacati: “Basta parole: facciamo accordi”

"Servono nuove assunzioni per fronteggiare le numerose criticità della categoria"

Sedi istituzionali e palazzi e piazze simbolo della città

Liguria. Mercoledì 17 giugno si è svolta la videoconferenza tra l’assessore regionale a trasporti e lavoro Gianni Berrino, la direttrice della Dt del trasporto regionale e tutte le organizzazioni sindacali regionali, sulla questione dei treni regionali.

Nell’occasione, i sindacati hanno unitariamente chiesto “nuove assunzioni per fronteggiare le numerose criticità della categoria. La riunione si è conclusa in maniera interlocutoria, senza mettere a punto nessuna azione sicura e concreta”.

“Noi – come Fast/Confsal Liguria – incalza il segretario regionale Mario Pino – riteniamo però che le questioni degli equipaggi non possano essere risolte in sede politico-istituzionale, ma siano questioni specificamente sindacali e, per confronto sindacale, debbano essere risolte”.

“Tre le questioni in cerca di rapida soluzione attraverso un serrato confronto sindacale finalizzato alla costruzione di accordi: assicurare equi e garantiti periodi congrui di ferie e di riposo all’interno di tutti i periodi dell’anno ed una gestione trasparente ed umanizzata dei turni e delle questioni logistiche (refezioni, pernottamenti); riaffermare la libertà di mobilità professionale volontaria tra capotreno e macchinista e la libertà di scelta del part-time, anche temporaneo, soprattutto nelle situazioni di maternità-paternità e di cura famigliare (oggi, ambedue, di fatto, negate); necessità di un piano biennale di nuove assunzioni e di una immissione rapida di nuovo personale interno da professionalizzare, proveniente da altre attività, prima la Manovra, per gli equipaggi del trasporto regionale Liguria”.

Fast/Confsal Liguria, inoltre, ritiene che “non sia il momento più appropriato di tenere la categoria in una tensione permanente, con uno scenario di latente pandemia e di incombente crisi economica generale, ma di costruire, anche con difficoltà, delle intese, anche progressive”, conclude il segretario Mario Pino.

“L’appello, dunque, si rivolge a tutti i capitreno e i macchinisti, al di là delle rispettive appartenenze, perché possano condividere questi punti, a sostegno di questa linea”.

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