Non s'ha da fare

Spostamento a monte della ferrovia, Comitato Territoriale: “Progetto sorpassato e dannoso, ci sono altre soluzioni”

"Sarebbe impossibile far viaggiare treni ad alta velocità e ancor meno trasportare merci"

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Ponente. Si è tenuta agli inizi di febbraio l’audizione della commissione trasporti, alla presenza dell’assessore Berrino, con le associazioni e comitati che rappresentano il territorio e gli utenti del ponente savonese, con al centro il progetto dello spostamento a monte della ferrovia.

“In quella seduta, in modo unanime è uscito un unico grido contro un progetto ritenuto sorpassato e scellerato sia per i disservizi creati dallo spostamento a monte dei binari lontani dai centri abitati, sia per il terribile impatto sul delicato ecosistema locale – ricorda il Comitato Territoriale di Albenga, che da anni si batte contro le ipotesi di spostamento dei binari -. Un territorio, il nostro, compresso tra i pendii ed il mare dove le uniche porzioni di terreno in piano sono state occupate da costruzioni abitate per poche settimane all’anno”.

“Siamo disposti ad sacrificare quel poco di territorio che ci rimane per la costruzione di binari che rischiano di essere senza utenti?”.

“I pendolari lamentano una carenza costante e continua di convogli adeguatamente puliti e funzionali, flessibilità negli orari e una riduzione continua di tratte, questo non a causa dei binari fronte mare, unici per i panorami riservati ai viaggiatori, ma per un lento ed inesorabile abbandono del trasporto su rotaia” aggiunge il Comitato, alla fine degli anni novanta come coordinamento dei vari comitati spontanei sorti contro il progetto del raddoppio e spostamento a monte della linea ferroviaria.

“Un tracciato, quello a monte, dove sarebbe impossibile far viaggiare treni ad alta velocità e ancor meno trasportare merci. E’ questo che i nostri amministratori vogliono per il ponente? Noi no!!! Lo abbiamo dimostrato, non solo sostenendo un NO fermo e deciso contro questo scempio, ma proponendo alternative di buon senso, rispettose dell’ambiente e a tutela degli interessi degli utenti della rete ferroviaria e del tessuto produttivo locale” conclude.

Il Comitato Territoriale propose il raddoppio in sede dei binari, soluzione già adottata dal primo progetto redatto dalle Ferrovie dello Stato, dove più di un terzo della tratta era ed è già a doppio binario, con la realizzazione di sottopassi viari dove necessari.

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