La polizia locale di Albenga porta a segno un altro arresto. Nella mattinata di oggi gli agenti in servizio sul territorio hanno notato E.N.M., classe 1988, di origini marocchine e senza fissa dimora con precedenti per reati specifici, che si aggirava ad Albenga in violazione degli obblighi a lui imposti dall’Autorità Giudiziaria. Immediatamente è scattato l’intervento e l’arresto.
Il soggetto era già stato arrestato dalla polizia locale di Albenga il 10 giugno scorso con l’accusa di spaccio. La convalida dello stesso era avvenuta in data 11 giugno in via telematica e lo stesso era stato rimesso in libertà dall’Autorità Giudiziaria con il divieto di dimora in tutto il territorio di Savona, divieto al quale, come detto, ha contravvenuto.
“Il meccanismo di attenzione adottato oramai da anni è basato su un protocollo di intervento che non si disinteressa del “dopo arresto” perché questo resti solo un numero negli obbiettivi ma prevede che gli agenti approfondiscano la conoscenza del territorio e dei soggetti sopratutto quelli che hanno avuto precedenti di polizia nei nostri Uffici.
Il comandante della polizia locale Enzo Montan afferma: “Il meccanismo di attenzione adottato oramai da anni è basato su un protocollo di intervento che non si disinteressa del “dopo arresto” perché questo resti solo un numero negli obbiettivi ma prevede che gli Agenti approfondiscano la conoscenza del territorio e dei soggetti sopratutto quelli che hanno avuto precedenti di polizia nei nostri Uffici . Questo ha permesso di notare agevolmente il soggetto straniero in violazione delle limitazione imposte dal Giudice”.
A seguito del ripetuto avvistamento dello straniero in Albenga è stato avviato il procedimento di richiesta di aggravamento della misura, richiesta accolta in pochi giorni dal Gip.
Afferma l’assessore alla sicurezza Mauro Vannucci: “Confermando l’affermazione del Comandante Montan aggiungo che è evidente che la via per rendere efficaci i controlli ed i presidi sia quello di passare per la fine conoscenza di ciò che accade sul territorio ed essere in grado di riconoscere a colpo d’occhio ogni volto di chi dimora sul territorio, avere ben chiare informazioni su come queste persone vivono e dove rientrano per la notte. E’ fondamentale il lavoro di coinvolgimento della comunità albenganese che segnala i luoghi di ritrovo e di movimenti sospetti che poi puntualmente e discretamente vengono verificati”.