Linee guida

Scuole, sindacati pronti alla mobilitazione: “Una flessibilità inapplicabile senza nuovo personale”

Nel savonese resta la preoccupazione in vista della riapertura a settembre, criticità per scuola dell'infanzia e primaria

Savona. Linee guida poco gestibili, in particolare per la scuola dell’infanzia e per la primaria, senza contare che resta aperta ancora la questione dei numerosi precari, con la necessità di avere, almeno nel savonese, un 20% di organico aggiuntivo per far fronte ad una riapertura in sicurezza, a maggior ragione dopo la stesura della bozza sulle linee guida varate dal Ministero.

Insegnanti, docenti, personale ATA così come gli addetti alla refezione scolastica, restano nell’incertezza, mentre a livello nazionale scoppia la protesta dei dirigenti scolastici, che dovranno riorganizzare gli istituti e garantire un “normale” svolgimento delle lezioni e delle attività didattiche. In questo caso l’autonomia scolastica è stata vista come una spada di Damocle sulla testa dei responsabili di istituto.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Fgu Gilda Unams proseguono la mobilitazione, uniti a genitori e famiglie preoccupati per le prospettive di un ritorno nei banchi all’insegna di un servizio didattico e formativo “mozzato”.

“Ora che ci sono le linee guida serve uno sforzo maggiore da parte del Governo per stabilizzare i precari e garantire un personale adeguato – afferma Gianni Garino della Cisl Scuola -. Rimangono criticità e perplessità che stiamo analizzando e valutando, in primis sulle norme di distanziamento fisico negli asili e alle elementari che sono troppo inconciliabili con aspetti quotidiani ed esigenze di didattica”.

Sulla scuola si prevede una azione allargata anche ad enti locali e soggetti del terzo settore, una vera e propria “alleanza con il territorio” per garantire maggiore sicurezza: “Questo è un aspetto positivo sul fronte degli spazi e sotto il profilo gestionale, ma non basta…” aggiunge ancora Garino.

scuola docenti precari

Nel savonese, insomma, resta forte la preoccupazione in vista della riapertura a settembre, con una bozza del “piano scuola 2020-21” che sarà al centro di una serie di incontri nei prossimi giorni.

Ma Garino insiste sul punto chiave: “Una flessibilità inapplicabile senza nuovo personale”, dalla frequenza per turni, ai gruppi di apprendimento, all’estensione delle lezioni al sabato e un utilizzo, benché marginale, della didattica a distanza ma solo per gli studenti delle scuole di secondo grado. “Questo anche per gli spazi aggiuntivi in cui sviluppare l’attività didattica, come parchi, cinema o musei” conclude l’esponente sindacale.

Infine, in un recente documento di Cisl Scuola è stato messo in evidenza il bisogno di rivedere le operazioni di assunzione in ruolo e conferimento delle supplenze: le attuali graduatorie di istituto non hanno sufficienti aspiranti per garantire il personale di cui le scuole necessitano per la copertura di tutti i posti. “L’anno 2020 è destinato al rinnovo delle graduatorie di II e III fascia del personale docente. Tale aggiornamento, in base alle nuove disposizioni di legge, deve essere preceduto dalla costituzione della nuova graduatoria provinciale di II e III fascia. La nuova graduatoria, suddivisa per fasce, deve consentire la copertura delle supplenze almeno sino al termine delle attività didattiche; le graduatorie di istituto saranno, invece, destinate alla copertura delle supplenze brevi e verranno conferite dai singoli dirigenti scolastici” si legge nel documento.

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