In campo

Regionali 2020, Massardo rompe gli indugi e si candida a presidente con la sua lista civica

In una lettera le ragioni della sua candidatura, a giorni presentazione del simbolo e del programma

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Liguria. Aristide Massardo, ex preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova, primo a scendere in campo nell’agone per le elezioni regionali liguri e a mettersi a disposizione dei partiti che avessero voluto sfidare il presidente uscente Giovanni Toti, ha deciso che si candiderà, da solo, con la sua lista civica, “Oltre”.

In una lettera spiega il perché della decisione, maturata in un periodo particolarmente travagliato per il fronte anti-Toti, ancora in pieno stallo per la scelta del candidato. Le sue quotazioni, tuttavia, non sono mai state abbastanza alte. Ma Massardo non vuole gettare alle ortiche il lavoro di questi mesi né l’impegno di tanti sostenitori e collaboratori.

Dopo otto mesi di lavoro spesi a valutare e individuare le possibili soluzioni ai problemi che attanagliano la nostra regione, confermo oggi la mia decisione di candidarmi alla presidenza della Regione Liguria. Questa scelta è motivata dall’obbligo di non disperdere quanto fatto in questi mesi e dal dovere di dare una risposta a chi mi sostiene e ai tanti liguri di diversa fede politica che mi chiedono di rappresentarli per costruire un modello di Liguria alternativo a quello delle destre sovraniste.

La mia volontà infatti è di unire e non dividere tutti coloro che, forze politiche e cittadini, si riconoscono in comuni valori. Ho quindi deciso oggi di iniziare la campagna elettorale per occuparmi, insieme alle forze che decideranno di sostenermi, dei reali bisogni dei cittadini liguri, delle loro famiglie e della nostra comunità sociale, culturale e produttiva in un contesto globale che necessita di competenza, trasparenza, etica della responsabilità, e capacità decisionale. Unire le forze politiche e sociali che si riconoscono nei valori della democrazia, dell’antifascismo, della Costituzione, dell’europeismo e che si collocano nel campo alternativo a quello miope sovranista è il cuore del mio programma che si avvia ad essere disponibile ad ogni contributo condiviso su questo tracciato.

Mi candido per senso di responsabilità. Nelle prossime 48 ore, insieme a chi vorrà sostenermi, presenterò il simbolo della mia lista e i miei punti programmatici, già ampiamente condivisi da più parti, improntati a scelte chiare in favore dell’ambiente, sanità pubblica, lavoro, infrastrutture, crescita e sviluppo sostenibile. Da cittadino e da ingegnere non posso vedere la mia regione, cuore portuale e culturale, inaccessibile a causa dell’incuria dell’incompetenza di chi ha avuto responsabilità in questi anni così come non posso accettare il decadimento di un sistema sanitario ligure che pure vantava un passato glorioso.

Mi candido quindi per dare una prospettiva di vero rinnovamento alla Liguria e una nuova speranza ai suoi cittadini.

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