Rinascita

Prima passeggiata sul nuovo ponte di Genova, Toti: “43 passi pensando alle vittime”

Nuovo sopralluogo sull'impalcato in vista dell'attesa inaugurazione

Liguria. “Meno di un anno fa, con una straordinaria esplosione, crollava quello che restava del Ponte Morandi e della sua tragedia. Oggi siamo qua e il ponte per Genova San Giorgio è praticamente finito. Ieri è stata finita la soletta e per la prima volta ci camminiamo sopra. È davvero una grande emozione. È la dimostrazione che in Italia, se si vogliono fare, le cose si possono fare e anche straordinariamente bene, come in questo cantiere”.

Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti al termine della visita al cantiere del nuovo ponte di Genova insieme al commissario per la ricostruzione Marco Bucci.

La prima dedica è stata alle vittime della tragedia del crollo: “I primi 43 passi – ha detto ancora il Presidente – li abbiamo fatti pensando a loro. E loro nessuno li dimenticherà. Poi, emozionati, abbiamo pensato che da una grande tragedia siamo stati capaci di rialzarci, più forti di prima. E siamo stati capaci di far sapere al mondo intero chi siamo. Questo è il modello Genova, quello che qualcuno ancora oggi denigra, forse per incapacità o forse per paura, ma che può davvero far ripartire il paese. Grazie al commissario Marco Bucci per averlo rappresentato al meglio e per aver restituito in soli 2 anni il ponte alla città, con una fantastica squadra che non ha mai smesso di lavorare nonostante le allerte e il covid e tutte le difficoltà di un cantiere così complesso. Siamo qui oggi per dirvi grazie. Viva l’Italia che non si arrende!”.

“È stata una grande emozione – ha detto il commissario per la ricostruzione e sindaco di Genova Marco Bucci – Il primo pensiero è andato alle 43 vittime e ai loro congiunti che soffrono ancora. Il secondo alla città di Genova e a tutti noi, che finalmente abbiamo di nuovo una viabilità che si merita una città che vuole avere il suo ruolo non solo in Italia ma anche in Europa. Senza contare il grande aiuto che possiamo dare alla mobilità del porto sia in entrata che in uscita, per far sì che le merci possano arrivare qui e raggiungere velocemente, senza intoppi, il Nord Italia, la Svizzera e la Germania. Questo è il nostro obiettivo, e ce la stiamo facendo”.

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