Sicurezza e occupazione

Mense scolastiche, Cavo: “Pasto a scuola irrinunciabile”. E il PD chiede “continuità occupazionale”

L'assessore regionale: "Dovrà essere garantito per la ripartenza di settembre, con regole chiare per la sicurezza"

Mense scolastiche Savona - Rubrica "Penne al Pesto"

Regione. “I tremila addetti delle mense scolastiche liguri chiedono giustamente garanzie per settembre: stiamo lavorando in questi giorni a linee guida delle regioni per la ripartenza della scuola. Lo abbiamo fatto per altri settori, lo facciamo anche per la scuola in assenza ancora di un documento da parte del governo. Ho partecipato personalmente al gruppo tecnico di lavoro della conferenza delle regioni per fissare i punti imprescindibili per la ripartenza. E uno di questi è la fruizione del pasto a scuola. Proporremo regole chiare e attuabili per la sicurezza ma non sarà messo in discussione”. Lo ha detto l’assessore all’istruzione e alla formazione Ilaria Cavo ai lavoratori delle mense scolastiche che hanno manifestato questa mattina in piazza De Ferrari.

Sulla questione è intervenuto anche il Partito Democratico, che ha posto l’accento sul problema legato ai posti di lavoro: “Questa mattina eravamo al fianco dei lavoratori delle mense liguri che hanno manifestato sotto Palazzo Tursi e Genova e sotto la sede della Regione in piazza De Ferrari, per chiedere continuità occupazionale e di reddito, ma anche garanzie di rientro al lavoro a settembre – commentano i democratici -. Il problema della cassa integrazione in deroga è serio e va affrontato subito. Sappiamo che il Governo sta lavorando per proseguire con gli ammortizzatori sociali almeno fino alla fine di giugno, ma la copertura deve arrivare a settembre, con la ripresa della scuola. La maggioranza, a livello nazionale, sta lavorando proprio in questa direzione”.

“Ma se il Governo, in questi mesi, ha garantito la cassa integrazione, Regione e Comune di Genova non hanno fatto nulla a sostegno di questi lavoratori. Nelle scorse settimane il PD aveva lanciato una proposta affinché i centri estivi e gli asili nido, sia comunali, sia privati, potessero avvalersi del servizio di ristorazione delle mense, ma la confusione messa in campo dalla Regione e l’indifferenza del Comune hanno impedito che quest’alternativa potesse concretizzarsi. Continueremo a incalzare gli interlocutori istituzionali affinché la nostra proposta possa andare in porto” concludono.

 

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