Savona. E’ vicina alla pubblicazione del romanzo dal titolo “Somnia”, Francesca Budel, giovane talento savonese che, nonostante la sua tenera età di 20 anni, conta già il primo premio al concorso nazionale Italo Carretto, conquistato nel 2010, e la prima posizione nel concorso Fabbriche Aperte nel 2012.
“La storia di Somnia è cresciuta con me – racconta la giovane autrice savonese – all’inizio erano soltanto fantasie non organizzate, puramente per passare il tempo, ma più crescevo più sentivo che dovevo dare una forma e un ordine a quello che stava diventando un progetto sempre più ambizioso. Ho iniziato a lavorarci seriamente quando avevo più o meno quattordici anni e a diciassette anni ho completato la bozza finale, la stessa che poi ho proposto a BookaBook alla fine di novembre”.
E proprio la casa editrice Bookabook sta curando la campagna di crowdfounding che permette di raggiungere la pubblicazione del libro solo dopo aver raggiunto una quota di copie preordinate. “Somnia” di Francesca Budel al momento ha raggiunto la prima soglia di selezione, con ben 200 copie in preordine, ma per arrivare all’ambita pubblicazione è necessario ancora un ultimo sforzo, con altre 49 copie.
Appena si chiede a Francesca cosa provi nel vedere il proprio romanzo così vicino all’obiettivo, lei risponde: “Sto tardando a capire che verrà pubblicato, ma penso che non avrò una reazione evidente finchè non terrò l’edizione cartacea tra le mani. Quella che sento è la tanta voglia di impegnarmi, ed è davvero un sollievo perché dopo tante porte chiuse mi serviva qualcuno che credesse nel mio progetto e che credesse soprattutto in me”.
Ma c’è una cosa da sapere del volume di Francesca: “Somnia” è pensato come una saga fantasy, di cui il primo romanzo prende il nome di “Iscrizioni di Sangue”, il quale segue le storie di sei protagonisti molto diversi tra loro, ma che in un modo o nell’altro entrano in contatto appunto con questo “sangue” presente nel titolo.
La trama si mescola tra la violenza, la solitudine e il pregiudizio, in un’atmosfera piuttosto dark e dai tratti verosimili, all’interno della quale un principe di un regno oscuro viene assassinato e tradito dal fratello, una donna qualunque (all’apparenza almeno) viene scaraventata in una realtà di violenza e sangue, a causa di un impero autoritario e crudele, e un consigliere senza scrupoli inizia la propria ascesa sociale proprio grazie alla morte di un suo caro (e importante) amico.
Francesca, oggi studentessa universitaria alla facoltà di Culture e Letterature del Mondo Moderno di Torino, non nasconde il proprio desiderio di dedicarsi alla stesura degli altri libri della saga in un futuro non troppo lontano, sperimentando un genere un po’ più ibrido, ma sempre fedele all’universo di Somnia.
“Non so se anche nei prossimi anni continuerò a occuparmi di letteratura, per quanto sia importante per me. Sono appassionata di arte, psicologia, cinema e videogiochi – confessa Francesca Budel, consapevole del difficile (e precario) mondo della scrittura – Potrei dire di me che credo davvero nelle mie passioni e in ciò che ritengo importante, anche se magari non è un pensiero condiviso da tutti: nella vita mi sono sentita dire molte volte che quello che desidero fare, scrivere, è qualcosa di stupido o inutile, cosa che in realtà molte persone dicono della letteratura e dell’arte in generale”.
“Non so se farò della scrittura un lavoro, perché nella mia vita stanno cambiando molte cose e sto decisamente cambiando direzione – conclude la giovane autrice savonese – Mi piacerebbe molto poter vivere di scrittura, ma per adesso non lo vedo possibile: la mia idea sarebbe trovare un lavoro esterno alla letteratura che mi permetta di fare del bene e che mi stimoli e di continuare a scrivere, intanto. Se poi dovessi poter fare la scrittrice a tempo pieno, sarebbe un’enorme soddisfazione”.