Nera-mente

Il mio nome è giustizia corrotta

"Nera-Mente" è la rubrica di Alice, appassionata di criminologia

Generica

Il mio nome è giustizia corrotta.
Esisto da sempre.
Sono nei soldi dei potenti e nei mezzi umili della gente comune.
Sono l’interesse di chi ha voce in capitolo e l’ingenuità di un popolo che crede a quello che gli si dice.
Sono nei processi pilotati in cui viene incastrato un uomo qualunque, che potrebbe essere chiunque, perché il vero colpevole è troppo importante per essere condannato.
Sono negli anni di carcere scontati da persone innocenti.

Il mio nome è giustizia corrotta.
Sono negli avvertimenti violenti a chi si sta interessando troppo a cose che non dovrebbe.
Sono il tritolo che causerà delle stragi per mettere a tacere dei giudici coraggiosi.
Sono le armi , rumorose e fumanti, che giustizieranno tante altre persone che, con coraggio e a testa alta, cercheranno di ostacolarmi.
Sono nei cadaveri, pieni di proiettili, in mezzo a una strada, mentre un motorino corre via e i passanti fanno finta di niente.

Nera Mente 7 giugno

Sono la penna caduta per terra dei giornalisti che vorranno parlare di me.
Sono le voci al telegiornale e le pagine sui quotidiani che raccontano fatti storpiati, fregandosene dell’etica.
Il mio nome è giustizia corrotta.
Sono nei manganelli di chi indossa la divisa, nelle ossa rotte di un trentunenne che ha la sfortuna di trovarsi di fronte a degli agenti tanto incattiviti. Sono nei medici che sostengono che la morte di quel ragazzo è avvenuta per malnutrizione.
Il mio nome è giustizia corrotta.
Mi accanisco contro un padre vedovo che perde una figlia in circostanze misteriose e che subisce l’umiliazione di essere arrestato il giorno del suo funerale.

Sono il suicidio di un carabiniere che sapeva qualcosa in merito all’omicidio di quella ragazza, avvenuto nella stessa caserma in cui lavorava.
Sono la morte di quello stesso padre, avvenuta prima che potesse essere fatta giustizia. Una giustizia più giusta.
Il mio nome è giustizia corrotta.
Sono un ginocchio puntato con tanta, troppa forza alla gola di un uomo di colore, per terra, che chiede aiuto per diversi minuti, morente, perché non riesce a respirare. Sono l’autopsia sul corpo dello stesso uomo, che indica che la sua morte non è avvenuta per il soffocamento causato da quel ginocchio.

Il mio nome è giustizia corrotta. Non mi arresterete facilmente.
Forse non basterà il lavoro di tante persone che con me non c’entrano niente, che svolgono il loro ruolo onestamente, a fermarmi.
Ma voi provateci. Provateci sempre.

In memoria di: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutte le vittime della mafia.
Enzo Tortora e tutte le vittime della malagiustizia, soprattutto le tante non ancora assolte.
Stefano Cucchi, Serena Mollicone, George Floyd e tutte le vittime degli abusi di potere.

“Nera-mente” è una rubrica in cui parleremo di crimini e non solo, scritta da Alice, studentessa ed aspirante criminologa: clicca qui per leggere tutti gli articoli

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.