Vado Ligure. Vado dice addio allo storico carbodotto, a suo tempo a servizio della centrale Tirreno Power. Ma per giungere a questo punto l’iter è stato lungo e costellato di intoppi e difficoltà.
Lo sa bene il sindaco Monica Giuliano che oggi, nel suo lungo discorso, si è voluta soffermare sul ricordo di Roberto Peluffo e Carlo Giacobbe, e non ha risparmiato una frecciata, nemmeno troppo velata, a tutti quei soggetti (la Procura, ma anche i vari comitati) che hanno voluto la chiusura della centrale.
“In questo giorno, – ha affermato il primo cittadino, – voglio ricordare due persone perché sono stati i miei sindaci: Roberto Peluffo e Carlo Giacobbe. Sono stati primi cittadini lungimiranti. Nella loro azione amministrativa non hanno guardato il tempo del loro mandato, ma hanno prodotto azioni che portano i frutti oggi. Troppo facile in politica gestire il mandato nei 5 anni. Loro hanno gestito la programmazione dei prossimi 20-50 anni”.
“E poi non potevo non ricordare tutti i lavoratori che negli anni scorsi hanno perso il lavoro a causa di scelte che a volte sono state fatte con parte di coscienza civica, ma certo con poco coscienza umana. Ogni azione, anche di chiusura, ha provocato danni enormi. Le ferite sono ancora aperte e profonde, ma oggi siamo all’inizio di un nuovo, lungo cammino”, ha concluso.