Savona. Domenica 14 giugno si celebra, come ogni anno dal 2004, la Giornata mondiale del donatore di sangue proclamata dall’Organizzazione mondiale della sanità nel giorno della nascita del biologo austriaco Karl Landsteiner, scopritore del sistema AB0 e coscopritore del fattore Rhesus.
In questi ultimi mesi di emergenza sanitaria le sacche raccolte sono state tantissime e “siamo fiduciosi di poter mantenere tali ottimi numeri anche nella stagione estiva – dichiara il presidente provinciale dell’AVIS Giovanni Donzellini a IVG.it – La pandemia non ha fermato i donatori, anzi siamo molto contenti dell’ottima risposta sia di quelli abituali sia dei nuovi”.
Nel nostro territorio il Coronavirus ha costretto i centri AVIS in cui si può effettuare questo importante gesto di solidarietà a ricevere i potenziali donatori previa prenotazione telefonica. “La pandemia ci ha proprio insegnato ad adottare questa metodologia – spiega Donzellini – in altre regioni viene già praticata, noi invece abbiamo dovuto applicarla e impararla da zero. Prima come unità di raccolta avvisavamo il donatore con lettera, sms o e-mail che da una certa data in poi poteva venire in qualunque momento, ora deve prendere appuntamento e prima di dare effettivamente il sangue passano un paio di settimane perché la nostra agenda è fitta di richieste. Comunque questo sistema è ormai ben visto e accettato da tutti”.
Inoltre, come ulteriore misura di prevenzione del contagio, “all’ingresso dei nostri centri il soggetto deve sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea, di modo che abbia la certezza di essere in buono stato di salute”, dice ancora il presidente.
Donzellini rivolge infine un appello alle persone che hanno avuto da febbraio sintomi riconducibili al Covid-19 e sono guarite: “Se ancora non l’avete fatto, contattate il centro trasfusionale più vicino a voi, prendete appuntamento e recatevi negli ospedali San Paolo di Savona o Santa Corona di Pietra Ligure per donare il plasma iperimmune. Il suo uso può avere un ruolo fondamentale nei pazienti critici affetti da Covid-19”.