Finale Ligure. Il gruppo “Le Persone al Centro” interviene sul via alla stagione turistica di Finale Ligure in concomitanza con la riapertura delle regioni che scatterà da domani, mercoledì 3 giugno.
E arrivo il monito su alcuni post e campagne “anti foresti”, o meglio anti turisti che potrebbero danneggiare l’immagine della cittadina turistica che si appresta ad affrontare una estate difficile.
“Da domani si potrà circolare nuovamente tra regioni. Il prossimo weekend sarà un vero è proprio banco di prova. Finale Ligure, così come molte cittadine che vivono principalmente di turismo, si sta organizzando per ripartire. Tra restyling per rispettare le misure di sicurezza, nuovi servizi e nuove promozioni ci siamo riscoperti. Abbiamo scoperto un nuovo modo di fare commercio e fare turismo, ma soprattutto queste lunghe settimane ci hanno unito, ci hanno fatto riscoprire più inclini a fare gruppo e fare rete. Ora la strada rimane ancora in salita: l’enorme sforzo che le imprese turistiche e commerciali hanno fatto fino a qua non è che all’inizio” afferma.
“La rete che si è creata avrà l’arduo compito di promuovere il territorio e le sue bellezze in un’estate che sarà sicuramente anomala. Sicuramente, il mezzo preposto a ciò saranno i social network, indubbio strumento di comunicazione, che tuttavia presta anche il fianco ad una pubblicità negativa e strumentale della cittadina e dei suoi servizi. Spesso opera di account falsi vengono messe in campo vere e proprie campagne anti turista”.
“Un chiaro esempio è ciò che sta accadendo nel gruppo Facebook “Sei di Finale se”, che conta quasi 10.000 iscritti e ormai è terreno fertile per account fasulli che offrono un’immagine di Finale e dei finalesi ingloriosa. Insulti e prese in giro ai turisti che certo non sono un bel biglietto da visita”.
“Noi cittadini abbiamo un debito di riconoscenza verso le imprese turistiche che, nella storia, hanno reso grande il nome di Finale ed oggi abbiamo modo di ricompensarle: sarebbe bello che ognuno di noi si dissociasse da un’immagine di Finale anti foresto. Perché è grazie all’imponente macchina del turismo che tutti noi, anche chi lavora in altri ambiti, sopravviviamo” conclude il gruppo finalese.