Osiglia. Continue incursioni di cinghiali e caprioli nei terreni dei coltivatori valbormidesi, con uno scenario di devastazione per castagneti e altri alberi da frutto. Resta il problema della fauna selvatica, aumentato negli ultimi tempi in particolare nei nostri boschi di Osiglia.
“Abbiamo cercato aiuto nelle istituzioni ma sempre silenzio mentre le nostre campagne e i nostri castagneti vengono distruttim chi ci ripaga dei danni? Ormai siamo stufi, anche perchè è da tempo che denunciano la situazione e la necessità di interventi rapidi per arginare il fenomeno. Per ora solo proclami”, affermano i coltivatori di Osiglia.
“Vogliamo un incontro in Regione per vedere se è possibile finalmente fare qualcosa di concreto, inviteremo gli organi competenti a fare dei sopralluoghi nei nostri terreni per rendersi conto da vicino e in prima persona della situazione”.
“Tanto impegno e sacrificio per garantire la produzione e il prodotto, ma vediamo che le nostre fatiche e i nostri sforzi risultano distrutti, le nostre campagne e i nostri terreni sono un presidio di mantenimento del territorio e pulizia dei boschi, recupero di zone rurali e dell’entroterra, non accettiamo questo trattamento”.
“Questa volta o ci aiutano o abbandoniamo, ma vogliamo che la gente sappia il motivo: siamo allo stremo, con raccolti decimati non possiamo certo andare avanti”.
Nei mesi scorsi avevamo invocato una strategia di azione contro le incursioni di cinghiali e caprioli, coinvolgendo le associazioni di categoria del mondo agricolo e di altri ambiti e settore di competenza, fino ad ora nulla” concludono.
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