Savona. La vicenda che coinvolge la catena delle cliniche odontoiatriche Dentix ha colpito centinaia di famiglie già duramente provate dalle conseguenze dell’emergenza Covid_19. Dentix Italia dipende direttamente da Dentix Spagna la quale sembra essere in una situazione pre-fallimentare. A Savona, nella sede di via Paleocapa, come in tutta Italia non si trova più nessuno e tutto lascia supporre che le porte di Dentix non riapriranno mai più.
“Nella nostra provincia sono centinaia i clienti che si trovano ad aver pagato interventi costosi, spesso accedendo a forme di finanziamento, senza che questi siano mai stati eseguiti o lo siano stati solo in parte – afferma Federconsumatori Savona -. Queste persone rischiano ora di dover pagare alla Finanziaria le rate residue per un lavoro che non sarà mai eseguito”.
La Federconsumatori è tra le associazioni che si stanno impegnando ad assistere decine di clienti arrabbiati e smarriti. “Aspettiamo un intervento dell’Autorità giudiziaria che possa far luce sulla vicenda – dichiara Francesco Rossello della Federconsumatori Savona – ma, ad un primo esame, non ci sembra di poter ascrivere le ragioni della chiusura definitiva di Dentix all’emergenza Covid. Non è la prima volta che seguiamo parabole simili in questo tipo di attività. Il fallimento è sempre preceduto da un’impennata di proposte di interventi molto costosi e non sempre necessari, quasi tutti pagati in anticipo attraverso la promozione di strumenti finanziari ovviamente non gestiti dallo studio dentistico. Così le società si garantiscono un’iniezione di denaro, con i debiti che ricadono sulle spalle dei clienti ai quali, a quel punto, non resterà che vedersela con le Finanziarie”.
“Dentix, in particolare, ha cominciato ad attuare questa politica ben prima dell’emergenza Covid e in Spagna, dove ha sede la casa madre, l’ordine degli odontoiatri ha già da tempo denunciato l’appropriatezza delle prestazioni e un’anomala rotazione del personale. Peraltro, va chiarito che i dipendenti sono vittime tanto quanto i clienti. Per loro, se sarà avviata la procedura, saranno gli uffici della CGIL di Savona ad avviare le pratiche per l’accesso al fondo di garanzia dell’INPS” Oggi, molti clienti si trovano con debiti fino ad 8.000 euro”.
A molti di questi non è mai stato iniziato il lavoro, altri si trovano in situazioni di disagio, con lavori lasciati a metà ed impianti provvisori. Molti di questi saranno costretti a ricorrere alle cure di un altro dentista e a nuovi esborsi. “Il problema prioritario è quello di trovare il modo per garantire ai clienti che abbiano richiesto un finanziamento l’immediata interruzione del pagamento delle rate residue – prosegue Rossello – richiedendo anche il risarcimento di quanto versato senza aver ottenuto in cambio la prestazione. Da questo punto di vista ci siamo messi al lavoro con il nostro studio legale che sta individuando il percorso più rapido ed efficace. Il nostro intento è quello di dare risposte serie e rapide senza nascondere le insidie che ci sono sempre in situazioni come queste, ben consapevoli del dramma che molte di queste famiglie stanno vivendo”.
Per contattare la Federconsumatori si può scrivere all’indirizzo segreteria@federconsumatorisavona.it o chiamare il Martedì dalle 8.30 alle 12.00 il numero 0198389867